Roma, bimba di 4 anni cade in un residence e resta invalida: il Campidoglio la riscarcirà con mezzo milione di euro
Per questo la Corte d'Appello civile di Roma ha condannato Roma Capitale e la ditta costruttrice a risarcire la piccola, difesa dall'avvocato Maria Chiara Aniballi, per un importo complessivo di 366 mila euro che con gli interessi legali maturati arriva quasi a mezzo milione di euro.
La decisione è arrivata dopo 11 anni di iter giudiziario. I giudici d'Appello hanno ribaltato quanto stabilito da quello di primo grado che aveva escluso ogni responsabilità del Comune e del costruttore. «Nelle motivazioni - spiega il legale della piccola - i giudici affermano che l'amministrazione comunale non avrebbe dovuto prendere in locazione e destinare ad alloggio di famiglie in difficoltà economica il residence sulla Cassia, perchè pericoloso, in quanto destinato a diverso uso (turistico) e privo del certificato di agibilità, sborsando un canone che, comprensivo degli oneri accessori, arrivava a un milione e ottocentomila euro annui. Praticamente lo stesso costo di un appartamento di 150 metri quadri in Prati, per ogni famiglia». La Corte, inoltre, ha «affermato che Comune e costruttore erano entrambi pienamente consapevoli - aggiunge l'avvocato Aniballi - della pericolosità della struttura, dove le camere da letto erano collocate al piano superiore degli appartamentini, nonostante si trattasse di 'soffitta non abitabile».
Ultimo aggiornamento: Mercoledì 27 Febbraio 2019, 17:27
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