Rolando, il 'nocciolinaro' dell'Olimpico ha ricevuto (per errore) la prima dose booster d'Italia

Il racconto dello storico venditore dello stadio: tutto è nato da un malinteso all'ospedale San Camillo

Rolando, il 'nocciolinaro' dell'Olimpico ha ricevuto (per errore) la prima dose booster d'Italia

La prima dose booster (o terza dose) di vaccino anti-Covid d'Italia è stata somministrata, con oltre due settimane d'anticipo, a Rolando, lo storico 'nocciolinaro' dello stadio Olimpico di Roma. Niente di strano, se non fosse che quella dose era stata somministrata per un clamoroso malinteso.

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A Roma, il 63enne Rolando è una vera e propria istituzione. Per diversi decenni, ha frequentato gli spalti dell'Olimpico sia nelle partite casalinghe della Roma, sia in quelle della Lazio. E lo ha fatto con uno stile inconfondibile: maniche arrotolate fin sopra alle spalle anche d'inverno, scale percorse rigorosamente all'indietro e vendite 'acrobatiche' di snack come noccioline, lupini (o 'fusaie') e semi di zucca (o 'bruscolini'). Uno show nello show, come e quanto i colori delle due curve. Residente a Corviale, Rolando manca da quasi tre anni dallo stadio Olimpico e la sua, per entrambe le tifoserie, è una assenza pesantissima. «Ci tornerò quando finirà il Covid, forse.

Chissà...», spiega l'uomo che alcuni chiamano da sempre 'Er Nocciolina'.

Intanto, però, come testimonia il suo super green pass, il 'nocciolinaro' dello stadio Olimpico può vantare di essere il primo italiano ad aver ricevuto la terza dose di vaccino, in netto anticipo rispetto alla platea di over 80 e fragili che hanno iniziato a ricevere il booster ai primi di ottobre. Come conferma la data del green pass, era il 13 settembre scorso quando all'ospedale San Camillo di Roma era avvenuto il malinteso. «Soffro di epilessia da quando ho 15 anni e per tenere il problema sotto controllo, prendo farmaci regolarmente. Ero andato in ospedale per il controllo sul dosaggio dei farmaci che faccio ogni anno, dovevo fare le analisi del sangue» - ha spiegato Rolando a La Repubblica - «Ma una volta lì, per sbaglio, sono entrato nell'hub vaccinale. I medici erano convinti di dovermi somministrare la seconda dose e mi hanno vaccinato. In quel momento non ricordavo quante dosi avessi fatto».

È così che Rolando, il 'nocciolinaro' dell'Olimpico, ha ricevuto prima di tutti gli italiani la terza dose di vaccino. E in quel momento, com'è comprensibile che fosse, c'è stata tanta preoccupazione. «Quel giorno ho avvisato mia sorella e lei ha subito contattato l'ospedale. Hanno attivato una procedura particolare» - racconta ancora Rolando - «I medici mi hanno tenuto sotto controllo, ma mi hanno anche tranquillizzato, dicendomi che non correvo pericoli. Alla fine è andato tutto bene». Un lieto fine per il 'nocciolinaro', nella speranza di vederlo, almeno un'altra volta, protagonista sugli spalti dell'Olimpico.


Ultimo aggiornamento: Venerdì 11 Marzo 2022, 11:55
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