Rissa al bar per una parola a una ragazza. Poi l’inseguimento a un bandito in fuga

Due episodi in poche ore. Il pregiudicato arrestato dalla polizia

Rissa al bar per una parola a una ragazza. Poi l’inseguimento a un bandito in fuga

di Mario Antoni

Casilino come Gotham City. Una rissa e un inseguimento della polizia nel traffico, per acciuffare un malvivente che fuggiva con un'auto rubata. Il primi episodio si è verificato domenica in un bar in via Sassonegro. Durante una lite, scoppiata tra gruppi di stranieri, iniziata con degli insulti, sono spuntate poco dopo mazze e coltelli. Tutto è iniziato, quando un uomo ha rivolto un apprezzamento a una cliente del bar, una ragazza di origini moldave. Il complimento ha scatenato, negli amici romeni della donna, una reazione violenta In pochi secondi il litigio è degenerato, e la donna ha iniziato a colpire con una mazza la persona che le aveva rivolto l'apprezzamento. Quando l'uomo è stato scaraventato a terra, il gruppo di stranieri lo ha preso a calci e pugni. Il peggio è stato scongiurato dai carabinieri, che hanno fermato i tre uomini e la ragazza, tutti denunciati per lesioni e rissa. La vittima, un cittadino di origini marocchine di 40 anni, è stato soccorso e trasportato in codice rosso al pronto soccorso.

Lunedì scorso invece, gli agenti in borghese del distretto di polizia del Casilino hanno inseguito e arrestato un pericoloso malvivente, già condannato per un omicidio a seguito di rapina a Palermo, che quando gli era stato intimato l'alt, è fuggito tra il traffico e le persone a passeggio.

Gli investigatori e i poliziotti delle volanti sono riusciti a bloccare il quarantaseienne, Andrea C., siciliano d'origine ma residente da anni nella Capitale, dopo che questi aveva tentato di speronare le volanti che lo inseguivano. L'inseguimento, a sirene spiegate, si è concluso quando l'uomo si è schiantato contro un muro a bordo dell'automobile che aveva appena rubato e dove aveva apposto le targhe di un'altra macchina. L'arresto è stato convalidato dal giudice dopo la richiesta del pubblico ministero Giovanni Nostro.

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Ultimo aggiornamento: Mercoledì 25 Ottobre 2023, 06:45
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