Audi del mistero: stessa auto e stessa banda dietro le "spaccate" nei negozi

Furti in serie. La polizia: mezzo modificato, gente che arriva da fuori Roma

Il mistero dell'Audi: stessa auto e stessa banda dietro le "spaccate" nei negozi

Dopo venti furti con spaccate in pochi mesi nella Capitale, è caccia all’ Audi. Arrivano con due macchine, una piccola utilitaria e una potente Audi Station Wagon, modificata ed equipaggiata, come nei film polizieschi d’azione americani, con i fumogeni che vengono attivati in caso d’inseguimento con le forze di polizia. Ma a preoccupare ancora di più gli inquirenti e gli investigatori che gli danno la caccia, è che il commando di malviventi, composto almeno da otto persone, sembra imprendibile. La nazionalità dei componenti, secondo alcuni testimoni che hanno sentito le loro voci mentre saccheggiavano le attività commerciali, dovrebbe essere dell’est Europa. Bancomat, supermercati, gioiellerie, sale giochi e tabaccherie, i loro “bersagli” preferiti. Nonostante le immagini delle telecamere, che sono state acquisite dalla polizia e dai carabinieri, i numeri Imei di alcuni cellulari rubati durante il colpo messo a segno nel negozio “iShop”, di prodotti Apple a piazza Buenos Aires nel quartiere Parioli, le l’inchiesta non ha ancora portato a nulla.
Dalla Salaria a Monterotondo, fino alla provincia di Roma nei comuni di Gallicano nel Lazio ed Albano Laziale e poi nel centro della Città Eterna fino a Vigna Clara, la banda dell’Audi sfida le forze di polizia che le danno la caccia.


«Abbiamo rafforzato i controlli nelle zone dove possono esserci potenziali obiettivi della banda - raccontano fonti della Questura. Stiamo lavorando su due fronti, quello delle indagini e quello della prevenzione di episodi simili». 
Panico e sfiducia tra i commercianti che temono di essere “visitati” dal commando: «Quando subimmo il furto con spaccata, fornimmo alla polizia, nella denuncia, tutti i numeri seriali degli smartphone della Apple che ci portarono via, ma ad oggi non abbiamo ancora ricevuto nessuna risposta - racconta Walter Bedussa, imprenditore nel campo dell’Hi Tech, e titolare dei negozio “iShop” tra cui quello di piazza Buenos Aires».


Ultimo aggiornamento: Martedì 25 Luglio 2023, 14:41
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