Giovanardi: «Talent? Io ho detto no», il cantante live a Roma per presentare "La mia generazione"

Giovanardi: «Talent? Io ho detto no», il cantante live a Roma per presentare "La mia generazione"

di Paolo Travisi
È stato tra i pionieri dell’alternative rock. Folgorato dai Clash, decide di fare musica dopo un concerto di Patti Smith. Ha fondato due gruppi, suonato ai concerti di Nick Cave, poi la carriera da solista. Se su Wikipedia cerchi Mauro Ermanno Giovanardi, gli esordi sono da leggenda “a 17 anni vende la bici per comprarsi basso e amplificatore”.



Inizia tutto così?
Passavo le estati in campagna, ma a 17 anni prendo la pertosse e non posso salire sulla bici per 3 mesi. A casa dei miei cugini ho scoperto i classici del rock, ho venduto la bici per iniziare a suonare.

La mia generazione, il suo ultimo album, è un tributo agli anni 90. Perché?
Volevo fare un omaggio vero, senza retorica. Ho raccontato una stagione irripetibile, in cui artisti non allineati alle major, hanno raggiunto il grande pubblico. Ricordo che ad un festival eravamo 200, poco dopo al concerto del 1° maggio, 700 mila persone.

Stasera suonerà all’Auditorium Parco della Musica. È legato a Roma?
Molto, ho tanti amici, frequento San Lorenzo. Roma è così affascinante, per uno che voleva fare l’archeologo come me.

Della generazione talent che ne pensa?
Non possiamo essere paragonati. Internet ha cambiato tutto. Provo un po' di tristezza. Se Leonard Cohen o Bob Dylan avessero dovuto fare le selezioni dalla De Filippi, avremmo perso due artisti pazzeschi.

Lo farebbe il giudice come il suo amico Manuel Agnelli?
Tanti farebbero carte false, ma non voglio giudicare. Prima di Manuel ho anche fatto un colloquio con X-Factor.

Cosa non la convinceva?
Mi sembra una scorciatoia. Tra X-Factor ed Amici avranno fatto audizioni a 100 mila ragazzi, speso milioni, ma in pochi vendono. Se i soldi li avesse spesi il manager di una casa discografica lo avrebbero preso a calci. La musica nei talent è l'ultima cosa.

Emma è stressata dai discografici per le vendite. Che ne pensa?
Emma quella roba l’ha sfruttata. Viene da un mondo che con la musica c'entra poco. Se non fosse passata da Amici starebbe ancora in provincia di Lecce, non può fare la vittima.

Sincero fino alla fine. Parlando di lei?
Il percorso alternativo è molto faticoso. Se non vai in tv non esisti. Io cerco di vivere la realtà digitale, ma me ne frego di stare ore al cellulare per promuovermi. Preferisco essere onesto e dormire sereno.

Mauro Ermanno Giovanardi live con l’album La mia generazione, ospiti Rachele Bastreghi, Cristina Donà, Cristiano Godano, Marina Rei, Raiz, lunedì 21 maggio 2018, alle 21, Parco della Musica, viale P. de Coubertin 30, 20-30.50 euro, auditorium.com (foto S. Rotelli)


 
Ultimo aggiornamento: Lunedì 21 Maggio 2018, 05:20
© RIPRODUZIONE RISERVATA