Allarme Tevere, buche e allagamenti: evacuata una palazzina

Allarme Tevere, buche e allagamenti: evacuata una palazzina

di Camilla Mozzetti
Prima la neve, poi il ghiaccio e la pioggia. Alla fine Roma alza bandiera bianca contro il maltempo. Si arrendono le strade, le banchine che abbracciano il Tevere. Finanche il litorale, dove le mareggiate ieri hanno inghiottito metri e metri di spiaggia. L'immagine simbolo resta quella di un'auto trascinata per almeno trenta metri dall'acqua del biondo che, con i temporali delle ultime ore, ha visto crescere il proprio livello travalicando i margini del letto, soprattutto nell'area intorno a Ponte Milvio fino a Ponte Cavour. Quell'auto parcheggiata venerdì sera su una banchina in prossimità di noti locali galleggianti non è stata risparmiata. Fortunatamente il veicolo di proprietà di una donna di circa 40 anni era vuoto. Il suo recupero, ieri mattina poco dopo le 11, è stato gestito dai carabinieri della stazione Prati e dal nucleo radiomobile insieme ai vigili del fuoco. È andata così: venerdì sera la donna parcheggia l'auto proprio sotto il ponte Regina Margherita, al termine della serata però il veicolo non si rimette in moto e la signora decide di lasciarlo e di riprenderlo il giorno seguente. A batterla sul tempo, tuttavia, è la pioggia che fin dalle prime ore del giorno ha bloccato Roma.

L'INNALZAMENTO DEL FIUME
Il Tevere si innalza velocemente e trascina via con sé il veicolo senza dare alcun tipo di preavviso. Dalle acque vengono mangiati metri e metri di banchine pedonali, mentre le rampe di discesa soprattutto nell'area di ponte Regina Margherita vengono in buona parte inghiottite. I livelli idrometrici calcolati sul Tevere nelle prime ore del mattino di ieri arrivano per più di due ore a superare i 7 metri, quando di norma il livello oscilla tra i 5 e i 6 metri.

CAOS E VORAGINI
La pioggia e il maltempo creano caos anche nel resto di Roma: le già precarie condizioni dell'asfalto in alcune zone esplodono.
Pezzi di catrame, grandi come palle da biliardo, invadono intere corsie. Da via Mattia Battistini a via Filippo Fiorentini e poi ancora da via Chiana a San Giovanni, dalla Cassia alla Casilina: sfilacciato e bucato, l'asfalto trasforma le strade in trappole soprattutto per i motociclisti. Il Campidoglio non nasconde il problema. All'indomani della nevicata e del seguente ghiaccio, l'amministrazione ha annunciato un monitoraggio delle situazioni critiche che però partirà con il primo raggio di sole. Per ora sono state mobilitate 31 squadre del dipartimento Sviluppo infrastrutture «per effettuare una tempestiva verifica delle segnalazioni di buche sulle strade di grande viabilità». Il problema però è che i rattoppi con le piogge non bastano: le buche sono tornate ad aprirsi. Situazione critica, poi, anche sul litorale dove con i temporali, le mareggiate hanno divorato metri di sabbia da Fregene a Ostia. Infine nel centro di Roma resta problematica la situazione degli alberi crollati per la neve di domenica scorsa. In strada ci sono ancora molti fusti e rami non raccolti. Succede tanto in via Lanciani quanto in via Giannone. Fittissima l'attività dei vigili del fuoco che ieri hanno coperto più di 190 interventi (il 25% in più di soccorso ordinario) per alberi e rami pericolanti, infiltrazioni nei cornicioni e distacchi di intonaci in moltissimi fabbricati. In via Cincinnati, zona porta Furba, è stata evacuata una palazzina a causa di lesioni strutturali.

Ultimo aggiornamento: Domenica 4 Marzo 2018, 10:19
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