Piero De Luca (Pd): «Il Pnrr è l'ultima chance per rilanciare il sud. Termovalorizzatore a Roma va fatto, il M5S sbaglia»

Piero De Luca (Pd): «Il Pnrr è l'ultima chance per rilanciare il sud. Termovalorizzatore a Roma va fatto, il M5S sbaglia»

di Marco Esposito

Pacato e riflessivo. Meno "esplosivo" e diretto del padre Vincenzo, governatore della Campania. Piero De Luca, parlamentare del Pd, interviene nel dibattito sui fondi del PNRR e sulla questione del Termovalorizzatore di Roma con idee precise, ma invitando tutti a cooperare nell'interesse del Paese. «E' l'ultima chanche che abbiamo per rilanciare l'Italia e soprattutto il Sud. E ricordo a tutti che se il meridione cresce, ne beneficia anche il resto del paese, centro e nord compreso»

Il Presidente Draghi durante l'ultimo Consiglio dei ministri ha strigliato i partiti di maggioranza: sull'approvazione dei decreti per l'attuazione del Pnrr l'Italia è in ritardo. In questo modo moltissimi soldi sono a rischio. Che succede?

«Nel 2022 dal Pnrr arriveranno oltre 40 milardi di euro ma abbiamo degli obiettivi - concordati con l'Europa da raggiungere, riforme da fare. Tra questi decreti dobbiamo votare anche quello sulla concorrenza che si è arenato da alcuni mesi per delle tensioni all'interno della maggioranza. Non possiamo rinunciare a questa risorse, che sono fondamentali per il paese. Alcuni partiti cercano di tutelare piuttosto gli interessi dei loro elettorati di riferimento, ma abbiamo delle responsabilità verso il paese e a forza di tirare la corda si rischia di spezzarla».


La buona notizia è che la maggioranza è uscita indenne dal voto sugli aiuti all'Ucraina. Il M5S e la Lega erano contro l'invio di nuove armi. 

«La linea del governno ne esce rafforzata. Il sostegno all'Ucraina, insieme alle sanzioni applicate contro la Russia, è finalizzato ad arrivare ad un tavolo di pace, per fare una vera trattativa diplomatica, di cui l'Europa deve essere protagonista. Se l'Ucraina non fosse stata aiutata a difendersi ora avremmo un'annessione da parte della Russia, altro che tavolo della pace».

Eppure sembra che tra il Pd e il M5S qualcosa si stia rompendo. Conte è ancora un alleato affidabile per il voi? 

«Noi speriamo proprio di si. Anzi vogliamo rafforzare e consolidare il rapporto con il M5S. Un rapporto che sia frutto però non di un dogma ma di una condivisione di idee e strategia».

Tipo? 

«Il campo progressista deve puntare a difendere e aumentare i diritti sociali e civili. Poi puntare sulla transizione ecologica e ambientale e fare dell'europeismo la propria bussola. E proprio sul tema dell'Europa – anche grazie all'alleanza con il Pd - il M5S sta convergendo su questa linea».

Matteo Renzi e Carlo Calenda faranno parte di questo “campo progressista

«Per quanto mi riguarda possono farci assolutamente parte. È bene però chiarire che una grande forza nazionale progressista e riformista non deve delegare nessuna rappresentanza ad altri. Il Pd deve essere in grado di parlare a tutte le categorie ed essere rappresentativo di tutte le zone geografiche. Senza dimenticare l'importanza del sostegno sia al lavoro dipendente sia alle imprese».

Ma i problemi con il M5S ci sono anche a Roma: sono loro – con la ex sindaca Raggi – i primi ad opporsi al termovalorizzatore. Sicuro che sia possibile governare con loro?

«Innanzitutto condivido la decisione di Gualtieri di aprire una stagione nuova nel ciclo dei rifiuti nel Lazio. Non possiamo parlare di transizione ambientale se non avanziamo sulla gestione integrata dei rifiuti.

Il Termovalorizzatore a Roma è essenziale: avremo un miglioramento della raccolta differenziata e una diminuzione delle emissioni. Ricordo a tutti che oggi i rifiuti di Roma vanno fuori dalla Regione Lazio, tra cui ad Acerra, e con costi enormi».

Un termovalorizzatore che è in funzioe dal 2009

«Esatto, ha tre linee e smaltisce 720mila tonnellate l'anno. Rifiuti che arrivano previa lavorazione (vagliatura selezione etc ndr) e produce energia elettrica per 200mila famiglia e emissioni largamente inferiori ai limiti euroepei. E parliamo di un termovalorizzatore creato dotato di una tecnologia "vecchia di 10 anni". A Roma sarà ancora più moderno. Chi oggi dice No al Termovalorizzatore di Roma e pensa di continuare a portare i rifiuti fuori regione, dicendo di voler tutelare la salute dei cittadini capitoloni, evidentemente pensa di farlo a scapito di altri cittadini».

Cittadini di serie a e di serie b ?

«Guardi, mi limito a dire che crea più inquinamento trasportare i rifiuti fuori regione con i camion. In altre capitali europee i termovalorizzatori sono in pieno centro. Siamo davanti ad una battaglia ideologica. La salute dei nostri cittadini è tutelata dai termovalorizzatori, paradossalmente lo sarebbe meno se non lo facessimo. E' l'esatto contrario di quello che sostengono alcuni».

L'approccio del M5S è radicalmente diverso dal suo. Conte dice che l'essere contrario al termovalirizzatore fa parte del loro Dna. 

«E infatti non condivido l'approccio del M5S o una parte di esso sul tema. Auspico che la loro sia una battaglia locale, non nazionale. Ricordiamoci che il M5S ha fatto passi avanti enormi rispetto a qualche anno fa. Erano contrari al Tap per esempio. Ora queste posizioni ideologiche sono minoritarie».

Terreno comune con il M5S possono essere le politiche per il sud 

«Assolutamente si. E il Pnrr è uno snodo decisivo per il paese e per il mezzogiorno. Ricordo che secondo quanto previsto il 40% di investimenti arriverà al sud. Per troppi anni abbiamo visto tagli agli investimenti al meridione. Abbiamo la possibilità di invertire la rotta».

E come va fatto?

«Bisogna smettere di puntare sulle politiche assistenzialiste e agevolare le condizioni per avere sviluppo, e lavoro. Con i nostri alleati dobbiamo condividere questa visione»

Da cosa bisogna partire per rilanciare il sud? 

«Dobbiamo partire dalle Infrastrutture, reti di trasporto e presidi sanitari soprattutto. Senza scordare le politiche sociali».

Mi faccia qualche esempio 

«Servono posti negli asili e nelle scuole, nuovi investimenti nella formazione. Dobbiamo rafforzare le strutture sanitarie, aumentare i punti di assistenza, dopo anni di tagli. E ovviamente puntare su infrastrutture di trasporto moderne. Serve una grande cura del ferro, che porterà anche investimenti e lavoro»

Quale è secondo lei un progetto imprescindibile per il meridione?

«Ce ne sono vari, come la direttrice orizzontale Napoli-Bari o la Salerno Reggio Calabria. E' necessario portare la vera alta velocità oltre la Campania dove ora si ferma. Ci sono intere aeree del sud che non sono connesse con il resto del paese. Il Pnrr è la nostra chanche per cambiare tutto questo. Non possiamo sbagliare».


Ultimo aggiornamento: Martedì 24 Maggio 2022, 18:53
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