Desirée, il pianto della mamma Barbara «Un orrore, voglio giustizia»

Desirée, il pianto della mamma Barbara «Un orrore, voglio giustizia»
«Era inquieta nell'ultimo periodo. Forse appariva esuberante, un pò cambiata. Sì, era nervosa, sfuggente, non più precisa e puntuale. Non so come sia capitata in quel palazzo abbandonato di Roma, ma ora voglio giustizia. Un orrore simile con deve capitare mai più».

Parla attraverso il suo legale la mamma di Desirée, la signora Barbara, che lavora alla Regione Lazio ed ha cresciuto due figlie senza il sostegno del padre, Gianluca Zancheddu, un passato di conti con la giustizia. Desiree viveva un pò dai nonni e un pò dalla mamma, faceva la spola tra le due case. «Non era abbandonata, ma noi sapevamo che andava a Sezze e che aveva amici qui a Cisterna di Latina, dove studiava all'Agrario ma amava l'arte e le sarebbe piaciuto diventare un'artista. Sembra che proprio il padre sia intervenuto per dissuaderla dal frequentare certe compagnie, Desirée potrebbe essere entrata in un brutto giro. Ma la mamma oggi ripete solo questo: «Non capiti mai più, a nessuna altra ragazza».
Ultimo aggiornamento: Venerdì 26 Ottobre 2018, 11:09
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