Coronavirus, baristi con mascherine e tuta anti contagio in un bar a Roma. Il titolare: «Sdrammatizziamo...»
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«La mia voleva essere una provocazione - spiega il titolare -. Purtroppo il messaggio è stato interpretato male e da questa mattina ho ricevuto anche molte lamentele che si stanno placando solo ora. Io con i cinesi ci lavoro ogni giorno, e da una settimana non entra più nessuno. Mi chiedono tazzine e bicchieri in plastica, si sta diffondendo una psicosi collettiva».
Lucidi non è nuovo a iniziative sui generis. Nel 2011, quando si diffuse la notizia che il terremoto avrebbe potuto colpire anche Roma, il barista si presentò al lavoro con tanto di caschetto in testa. «Mi piace sdrammatizzare situazioni simili - conclude -, ma domani mi toccherà indire la giornata gratis al bar per i cinesi per rimediare al clamore di oggi».
Ultimo aggiornamento: Venerdì 31 Gennaio 2020, 18:27
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