Ama, si è dimesso il cda: in una lettera alla sindaca Raggi i motivi

Ama, si è dimesso il cda: in una lettera alla sindaca Raggi tutti i motivi
Si è dimesso il CdA di Ama, la municipalizzata dei rifiuti di Roma. Si è formalmente dimesso il cda di Ama. Ad appena tre mesi dall'insediamento, la presidente Luisa Melara, l'ad Paolo Longoni e il consigliere Massimo Ranieri hanno comunicato il loro addio ai dirigenti della municipalizzata dei rifiuti, durante una riunione convocata verso ora di pranzo nella sede di Calderon de la Barca. La decisione di dimettersi sarebbe maturata dopo le ultime tensioni con il Campidoglio sul bilancio 2017 di Ama, già all'origine delle dimissioni dell'assessore capitolina Pinuccia Montanari e della revoca del cda di Lorenzo Bagnacani. Melara, Longoni e Ranieri avrebbero cercato fino all'ultimo una apertura da parte dell'azionista ma anche l'ultima richiesta di un incontro con la sindaca di Roma Virginia Raggi non avrebbe avuto alcuna risposta.


«A spingerci ad adottare la decisione non è la vicenda del bilancio ma è il tema, assai più grave, che verte esclusivamente sulla assoluta inerzia e constatata mancanza di una fattiva e concreta collaborazione con Ama per superare situazioni di criticità riscontrate su più piani». Così il Cda dimissionario di Ama in una lettera alla sindaca Virginia Raggi nel motivare la rassegnazione dell'incarico. 

«Tale inerzia viene stigmatizzata perchè le emergenze di Ama e la corretta esecuzione dei servizi senza la partecipazione di Roma Capitale, con qualità di interventi e tempi di risposta compatibili e coerenti con la situazione critica emergenziale presupposta, non possono essere affrontate e risolte», scrive ancora il Cda.
In sostanza, rileva il Cda, «sembra di percepire da tale incomprensibile atteggiamento da parte di Roma Capitale» che il Campidoglio «consideri Ama non una propria emanazione bensì un soggetto privato antagonista del pubblico interesse con l'ulteriore paradossale considerazione che il denaro dato ad Ama sia sottratto dai fini pubblici». Per tutto il presidente Luisa Melara, l'ad Paolo Longoni, il consigliere Massimo Ranieri, si dimettono rilevando che «da parte nostra è venuta meno la necessaria fiducia nel Socio Unico di Ama Spa».

Ultimo aggiornamento: Martedì 1 Ottobre 2019, 18:07
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