Anche i cantieri del Mose sono stati sottoposti ai controlli da parte dello Spisal dell'Azienda Ulss 3 Serenissima, nell'ambito della campagna di verifiche avviata a livello regionale in ottemperanza alle indicazioni governative sul rispetto delle norme di sicurezza contro l'infezione da Covid-19. A venire visitate dagli ispettori dello Spisal sono state dieci ditte che stavano lavorando al cantiere di Malamocco, impiegando in totale 60 dipendenti. Nessun rilievo è stato sollevato sulle nuove norme di sicurezza, per cui gli addetti sono dotati di mascherine, guanti e occhiali di protezione.
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Per quanto riguarda gli impiegati del Consorzio Venezia Nuova è stato già attivato lo smart working da remoto.
Ora le verifiche sulle misure di sicurezza per i tecnici sono state completate, e il programma di test ripartirà per le 18 dighe mobili di Chioggia, che saranno alzate metà per volta, il 31 marzo e il primo aprile prossimi. L'operazione sarà preceduta, il 27 e 28 marzo, da ispezioni subacquee al sistema. La Capitaneria di Porto di Chioggia ha fissato per il 31 marzo la chiusura delle nove paratoie poste sul lato Nord della bocca di porto, indicativamente dalle ore 10.00 alle ore 16.00, e il giorno dopo la chiusura della metà meridionale, dalle ore 12.00 alle ore 18.00. Nonostante l'emergenza sanitaria resta confermato dunque il programma di prove in vista della consegna definitiva del'opera, fissata al 31 dicembre 2021, con la possibilità di sollevamenti d'urgenza in caso di maree eccezionali già possibili da giugno prossimo. Un'assicurazione già fornita dai commissari nell'ultimo Comitatone, grazie anche alla garanzia sullo sblocco dei fondi per pagare le imprese, assicurata dal supercommissario Spitz.
Ultimo aggiornamento: Giovedì 26 Marzo 2020, 17:17
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