Galli: «Immunità di gregge in Lombardia? È solo un miraggio»

Galli: «Immunità di gregge in Lombardia? È solo un miraggio»

di Simona Romanò

«Parlare di immunità di gregge, a Milano e in Lombardia, con le varianti in corso, ad oggi la Delta dominante, è chiacchierare al vento». L’infettivologo Massimo Galli, primario del Sacco e docente di malattie infettive all’Università di Milano, nega la possibilità annunciata dalla Regione Lombardia che si possa raggiungere l’immunità di comunità nei prossimi giorni, neutralizzando il Covid grazie alla percentuale di popolazione vaccinata abbastanza alta da impedirne la circolazione.

Professore, perché sfuma anche questa possibilità?

«Con i vaccini che somministriamo non si può tecnicamente raggiungere l’immunità di gregge, perché non proteggono in modo completo dal rischio di contrarre l’infezione».

Quindi, nemmeno quando si sarà raggiunta la fatidica quota del 70% di lombardi vaccinati con entrambe le dosi?

«Nemmeno allora. Mi spiace deludere: allo stato attuale l’immunità di gregge non arriverà né a fine luglio, né ad agosto, né a settembre. È una realtà. Però, è sacrosanto vaccinarci tutti, soprattutto nella regione più popolosa d’Italia dove abbiamo visto quanto male può fare il Covid, perché i vaccini garantiscono l’immunità da malattia grave».

Ovvero?

«Non si finisce in ospedale. Non si finisce in rianimazione, se non peggio, al camposanto».

Che protezione garantiscono i vaccini?

«Mettono al riparo dalle forme più gravi della malattia, dopo l’inoculazione di entrambe le dosi, anche in presenza di varianti, nel 97% dei casi. Invece, evitano, il rischio di contagio dalla Delta nel 75, 80%».

Ciò significa che anche i vaccinati devono essere cauti?

«Non deve passare il concetto incauto del liberi tutti.

Dobbiamo mantenere alta l’attenzione e la mascherina è un po’ come il casco per i motocicli. Mi spiego: chi va in moto indossa il casco. Chi esce di casa deve portare con sé la mascherina e indossarla in particolari situazioni di assembramento, quando manca il distanziamento, anche all’aperto. Un sacrificio? Direi sopportabile».

L’obiettivo di Regione Lombardia è di rimanere in zona bianca almeno fino a metà agosto grazie a una buona campagna vaccinale, se si terrà conto della pressione ospedaliera più che dell’incidenza dei casi. Cosa ne pensa?

«Non mi giocherei lo stipendio su questa ipotesi».

I contagi crescono in Lombardia. Qual è la situazione negli ospedali milanesi?

«Fortunatamente sono pochi i pazienti ricoverati e i casi spinosi ancora meno, proprio perché i vaccini effettivamente evitano il ricovero. Ciò ci convince che sarà un autunno più tranquillo, ma il Covid continuerà a circolare, creando ancora problemi».

Ora è caccia ai 60enni non immunizzati e ai giovani poco inclini alla profilassi.

«Gli over 60 che ancora non si sono vaccinati, sebbene siano quelli più a rischio, o sono no vax o sono molto restii, quindi, non sarà facile convincerli. I giovani, invece, saranno incentivati dall’obbligo del Green Pass per svolgere le attività della vita quotidiana, per cui è ancora aperta la discussione politica. Credo che gran parte dei giovanissimi, visto le nuove regole, si è già pentito di non essere ancora immunizzato».


Ultimo aggiornamento: Giovedì 22 Luglio 2021, 08:52
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