Lombardia, il caro prezzi mette in fuga anche i docenti: in mille rinunciano alla cattedra

C'è la paura di non riuscire a mantenersi nelle città costose come Milano

Lombardia, il caro prezzi mette in fuga anche i docenti: in 1000 rinunciano alla cattedra

di Lorena Loiacono

Cara Milano quanto mi costi! Non solo studenti universitari, il caro-affitti colpisce anche i docenti di scuola. Sono sempre meno, infatti, i fuori sede disposti a trasferirsi a Milano e in Lombardia: la colpa è proprio del caro vita. Ma così le cattedre restano scoperte. «La disorganizzazione che porta i docenti precari in cattedra - denuncia Marcello Pacifico segretario del sindacato Anief - è sintetizzata dai numeri sulle mancate assunzioni realizzate quest’anno in Lombardia: su 11.654 immissioni in ruolo autorizzate, al 31 agosto ne sono state effettuate solo 8.100. E delle oltre 3.500 non assegnate, quasi mille sono dovute alle rinunce, mentre le rimanenti alla mancanza di candidati nelle graduatorie utilizzate dal Ministero».

MILLE RINUNCE La mancanza di candidati dalle graduatorie riguarda soprattutto materie di insegnamento Stem, come informatica e matematica, e il sostegno, grave problema ovunque. Poi ci sono le circa mille rinunce: davvero tante. Qual è il motivo che spinge un numero così elevato di precari a rinunciare all’assunzione che aspettano da anni? La paura di non riuscire a mantenersi in città “costose” come Milano, ma non solo. Da qui l’alto numero di rinunce.

STIPENDI ADEGUATI Statistiche riportate dal sito specialistico per docenti Orizzontescuola, che spiega: «I numeri che sottolineano la crescente necessità di formare più docenti nelle aree disciplinari carenti e di rendere la professione docente più attraente, soprattutto nelle regioni con costi di vita elevati e stipendi docenti non competitivi».

Lo stipendio di un docente a inizio carriera, circa 1300-1400 vale a dire il più basso d’Europa, non permette di pagarsi da soli un affitto a Milano. E in questo modo arrivano le rinunce cosiddette tardive da parte degli assegnatari, generando il caos nelle graduatorie che vanno continuamente risistemate. La fuga dal Nord è chiara da mesi, da quando a maggio sono state presentate circa 17mila domande di trasferimento verso le regioni del Sud da parte di insegnanti che avevano prestato servizio in Lombardia da fuori sede.

IL MINISTRO  Il ministro allIistruzione Giuseppe Valditara, lunedì scorso, ha avviato un confronto con la Lombardia per il “piano casa” per il personale della scuola: «L’obiettivo è dare risposte concrete al disagio abitativo di chi lavora per i nostri giovani», ha spiegato dopo aver incontrato a Palazzo Lombardia l’assessore regionale alla Casa e all’housing sociale Paolo Franco sul tema delle disponibilità abitative per insegnanti e personale scolastico.


Ultimo aggiornamento: Sabato 30 Settembre 2023, 15:02
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