Milano, stop ai dehors selvaggi. Regole più rigide per tavolini all'aperto in vista dell'estate

Il Comune stabilisce criteri più stringenti per i passi carrabili o la vicinanza al verde. Da giugno

Milano, stop ai dehors selvaggi. Regole più rigide per tavolini all'aperto in vista dell'estate

di Simona Romanò

Stop ai dehors selvaggi. Arriva, in vista dell’estate, la stretta di Palazzo Marino con il nuovo regolamento, approvato dal Consiglio comunale: il Comune per trasformare le concessioni provvisorie dell’era Covid a strutturali (permanenti) pone delle regole più severe rispetto a quelle dell’emergenza sanitaria quando, per favorire la vita all’aria aperta come antidoto a contagi, le norme erano soft. Da giugno si cambia rotta: se la vetrina è vicina agli ingressi pedonali due metri, addio tavolini. Idem per il passo carraio. Così come se il marciapiede non è abbastanza largo o se non ci sono “adeguate” distanze da cartelli stradali che devono essere ben in mostra. Più distanza anche da aiuole o alberi così da salvaguardare il verde. Più attenzione anche per i posteggi che i tavolini hanno, di fatto, “mangiato”.

INVASIONE TAVOLINI

Negli anni della pandemia i locali si sono inventati strategie varie per estendere i loro posti all’esterno risultando, però, a volte, troppo invadenti e improvvisati. Un’invasione di tavoli e sedie un po’ ovunque in città: nessun quartiere è stato immune, ma soprattutto le zone della movida, dai Navigli a via Melzo, da via Lecco alle Colonne di San Lorenzo fino a Paolo Sarpi.

Passando per Isola e Brera. Le pedane che invadono parte delle strisce gialle. I cellophane di plastica leggera che svolazzano a fare da copertura. Ombrelloni coloratissimi, stile balneare. La mancanza delle fioriere a delimitare lo spazio destinato ai clienti. Sono questi i problemi maggiormente segnalati e fotografati dai residenti che spesso hanno sollevato tante proteste. Di sicuro, con i nuovi paletti si farà un po’ di ordine e la movida rischia dei tagli. Il confronto con i titolari di bar e ristoranti per discutere il documento e “limarlo” è ancora aperto.

ORDINE & DECORO

Intanto, il Comune ha smaltito e accolto il 30% delle oltre 2.500 domande pervenute dai ristoratori. Assicura «che vuole garantire una regolarizzazione, ma senza essere troppo restrittivo». E sottolinea anche la necessità di «canoni estetici da far rispettare». Giugno è alle porte e occorre fare in fretta.


Ultimo aggiornamento: Venerdì 31 Marzo 2023, 06:15
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