«Sto bene, ma sono arrabbiato». Così Fabrizio Corona, parlando coi cronisti e dimagrito in volto, si è presentato al Palazzo di Giustizia di Milano, dopo essere tornato in detenzione domiciliare a metà aprile e dopo l'ennesimo passaggio in carcere, perché imputato in un processo che lo vede accusato di diffamazione nei confronti della blogger e noto volto tv Selvaggia Lucarelli. In aula il giudice della settima penale Daniela Clemente lo ha subito richiamato per essere arrivato in ritardo e perché non teneva la mascherina su a coprire il naso e l'ex agente fotografico ha risposto alzando un po' la voce.
Il magistrato gli ha detto che, se avesse continuato a replicare in quel modo, l'avrebbe cacciato dall'aula. Poi, è tornata la calma. Oggi in aula sono previsti la testimonianza di Lucarelli, parte civile col legale Lorenzo Puglisi, e l'esame da imputato di Corona, assistito dall'avvocato Ivano Chiesa.
Stando all'imputazione, Corona avrebbe offeso la reputazione della giornalista quando in tv disse, tra le altre cose, «io penso che abbia accanimento e frustrazione contro di me e anche un pò di gelosia perché non ci sono mai stato. Perché sono anni e anni che vuole il mio corpo e io non glielo do».
Su Instagram diceva ancora: «È ossessionata da me». «Questa storia comincia nel 2012, la Lucarelli ha livore nei miei confronti», aveva già detto Corona in aula lo scorso luglio con dichiarazioni spontanee. E ancora: «Lucarelli mi ha accusato di cose mai fatte, che mi creano problemi sia sul piano dell'immagine che giudiziario».
Ultimo aggiornamento: Mercoledì 5 Maggio 2021, 18:00
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