Lombardia, il Covid rialza la testa. L'assessore Bertolaso: «Mascherina e test per i fragili»

L'assessore al Welfare: " Il Covid non fa più paura ma per i soggetti a rischio può ancora costituire un pericolo"

Lombardia, il Covid rialza la testa, Bertolaso: «Mascherina e test per i fragili»

di Simona Romanò

Il Covid alza la testa, in Lombardia, dopo le vacanze. «La prima settimana di settembre si è registrato un aumento di casi: i positivi, degli ultimi 7 giorni, sono stati 3.973 per una incidenza pari a 40 infettati su 100mila persone», spiega l’assessore regionale al Welfare, Guido Bertolaso. I malati ogni 100mila lombardi sono raddoppiati rispetto sette giorni prima, secondo il ministero della Salute. Anche se, certo, si è lontani da qualsiasi emergenza. Però, «con sintomi respiratori o febbre è meglio restare a casa», ammonisce l’assessore.

Assessore Guido Bertolaso, qual è la situazione attuale negli ospedali?

«I ricoverati, a oggi, con Covid sono 146, di cui due in terapia intensiva».

È preoccupato?

«Sebbene l’incremento di casi per le sottovarianti XBB, ad oggi, non ci sono segni che la malattia possa essere più grave o diffondersi più velocemente. Era atteso un rialzo dei contagi al rientro dalle vacanze, ma ora Il Covid, grazie a vaccini e passi avanti delle cure, non provoca i danni dei primi anni di pandemia. Però, per alcuni soggetti fragili può ancora costituire un pericolo».

Ha già varato misure di “contenimento”?

«Abbiamo ricordato le azioni da intraprendere per tamponi pre-ricoveri, trasferimenti tra reparti di ospedali o in Rsa e Rsd e gestione dei positivi tra pazienti o operatori sanitari. Poi, abbiamo posto l’attenzione all’uso della mascherina che, con l’arrivo di autunno e inverno, raccomandiamo di indossare anche dove non è obbligatoria, soprattutto Pronto Soccorso e ambulatori dedicati ai fragili. In autunno, infine, secondo le indicazioni ministeriali, ripartirà la compagna vaccinale».

Prevede ulteriori misure?

«Valgono sempre le indicazioni di buona prassi igienica, l’utilizzo della mascherina per persone con sintomi e negli ambienti con soggetti fragili, frequente lavaggio delle mani.

Anche se non è obbligatorio l’isolamento per i positivi occorre grande senso di responsabilità verso chi ci circonda, siano essi familiari o persone di cui non conosciamo lo stato di salute».

Se lei avesse sintomi farebbe il test?

«Sì, proprio per quel senso di responsabilità di cui ho parlato».

Dobbiamo convivere con il virus?

«Stiamo già imparando a farlo, abituandoci ad una nuova normalità. Il virus non scomparirà da un giorno all’altro: le misure di prevenzione, tra vaccinazione e sorveglianza della malattia, sono gli strumenti per tenerlo sotto controllo».

Sta pianificando una nuova campagna vaccinale?

«A ottobre, in Lombardia, partirà la campagna antinfluenzale per over 60, persone a rischio per patologie varie, donne incinta, bambini, alcune categorie professionali, familiari e contatti di soggetti a rischio di complicanze. Quando arriveranno le indicazioni ministeriale per l’anti-Covid, faremo in modo che le due campagne si muovano in sinergia. Il vaccino anti-Covid sarà aggiornato alle nuove varianti e raccomandato ad anziani e vulnerabili».

E i giovani non fragili?

«Le attuali indicazioni prevedono il vaccino per over 60 e fragili. Comunque, al di là della vaccinazione, dobbiamo conservare tutti la memoria di quanto accaduto durante la pandemia e mantenere prudenza nei comportamenti, giovani compresi».


Ultimo aggiornamento: Lunedì 11 Settembre 2023, 07:48
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