dalla nostra inviata
BRANDIZZO (TORINO) - Alle 23.50 il convoglio ha imboccato il binario 1 della stazione di Brandizzo. Correva veloce, pur nei limiti imposti come sottolinea Rfi, ha proseguito senza rallentare e si è fermato solo un chilometro dopo, quando ha investito i cinque operai.
Incidente ferroviario Torino, 5 vittime. Cosa è successo?
Stando ai primi rilievi, prima dell’impatto non c’è alcuna traccia di frenata, segno che per i macchinisti la strada era libera. E invece c’era la squadra che stava lavorando. I conducenti ignari degli uomini sul percorso, gli operai sicuri che nessun treno circolasse su quella linea.
«È saltato il meccanismo di tutela, è pacifico che il treno è transitato e nessuno a quanto pare ha avvisato i macchinisti occupati nei lavori di manutenzione», le prime considerazioni degli inquirenti alla luce dei rilievi effettuati per tutta la giornata. «Dobbiamo capire a che livello e per quale motivo si sia aperta questa falla, potrebbe essere anche un insieme di diverse condizioni. Questo tipo di lavori non possono essere svolti se la circolazione non è interdetta, d’altro canto si tratta di interventi strutturali che non vengono certo improvvisati. E che fossero stati disposti non può essere quindi una sorpresa».
AUTORIZZAZIONE
Dai primi accertamenti della Polfer, che sta procedendo nell’analisi dei documenti raccolti e incrociando i dati, pare che il passaggio della motrice e dei vagoni, impegnati in uno spostamento logistico tra due stazioni, fosse stato pianificato e non si trattasse di un’emergenza disposta all’ultimo momento.
CERTIFICAZIONE
Infine c’è la questione della certificazione relativa alla sicurezza sul lavoro pubblicata sul sito di Sigifer, l’impresa che svolgeva i lavori in appalto: risulta scaduta il 27 luglio scorso. Il sito della ditta contiene i documenti relativi alle certificazioni di «qualità, rispetto ambientale, sicurezza sul lavoro» e, si legge, «aggiorna costantemente i propri certificati, simbolo di qualità, eccellenza e sicurezza». Una prima certificazione «UNI ISO 45001:2018» è la numero 29442 rilasciata da una società appartenente alla Cisq e ha una ultima emissione il 28 luglio del 2020 e una scadenza il 27 luglio 2023. Un secondo certificato, il numero IT-119334, ha eguali date di ultima emissione e di scadenza. Non è però escluso che il certificato aggiornato ci fosse, ma che non fosse ancora stato aggiornato sul sito.
Ultimo aggiornamento: Domenica 3 Settembre 2023, 11:03
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