Uno strano appuntamento

Uno strano appuntamento

di Flaminia Bolzan

Desiderato, atteso, sognato, a volte rimandato. L’appuntamento, quell’appuntamento, è in ogni caso sempre qualcosa di enormemente fantasticato. La Vanoni gli ha dedicato un titolo e una melodia che è tornata in auge in tutto il suo splendore grazie alla sigla di Belve, il programma di Francesca Fagnani. Califano pure, che a modo suo è stato un poeta maledetto, ne parlava come preludio di quella che sarebbe diventata presto noia e diceva “hai voglia di far centro quella sera”. Beh credo che mai frase possa essere considerata più veritiera, al fatidico appuntamento ci si presenta decisamente al meglio e spesso il copione è tutto fuorché lasciato all’improvvisazione. Dalla scelta del posto agli accessori indossati, appuntamento fa rima con investimento. Di tempo sicuramente. Di pensieri altrettanto. Perché te ne parlo oggi? Perché inizio col dirti che si accompagna a una vastità di emozioni pazzesca, c’è l’attesa appunto, in cui proliferano dubbi e idee.

C’è l’incontro, che va a braccetto con L’imbarazzo celato dietro una ostentata sicurezza. Spesso, c’è il bacio che è poi l’incipit di tutte le storie. Le labbra che si sfiorano sono un po’ come il “c’era una volta”, va da sé che non sempre poi tutti “vissero felici e contenti”, ma prima di quel bacio l’augurio è sempre quello. L’appuntamento è un rito, ogni relazione, fugace o duratura che sia, inizia così. E allora ti do un consiglio, celebriamo oggi questo rito pagano insieme, un venerdì di fine novembre, il 17, è il giorno perfetto per sovvertire la logica della fortuna. Accettare questo “strano appuntamento” che ti sto dando, non è una pazzia, è il modo per riconnetterti con le emozioni che hai provato e se ti fidi, sarà bellissimo.

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Ultimo aggiornamento: Venerdì 17 Novembre 2023, 07:56
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