«Filippo era ossessionato e geloso»
È accusato di omicidio volontario

La sorella Elena: «Le disse: non ti devi laureare prima di me». Dieci giorni per l’estradizione

«Filippo era ossessionato e geloso» È accusato di omicidio volontario

di Giammarco Oberto

Filippo Turetta ha passato la prima notte in carcere, ad Halle. Secondo i pronostici del procuratore capo di Venezia Bruno Cerchi dovrebbe essere estradato in Italia «nell’arco di una decina di giorni».

Il suo rientro è uno snodo importante dell’inchiesta, perché il 22enne dovrà partecipare agli accertamenti irripetibili previsti dalle indagini, prima fra tutti l’autopsia sul corpo di Giulia Cecchettin. Dopo il ritrovamento del corpo, la procura di Venezia ha cambiato il capo di imputazione per Turetta: omicidio volontario aggravato dal legame del vincolo affettivo e sequestro di persona. Se verrà anche accertata la premeditazione, come lasciano ipotizzare molti elementi, Turetta rischia l’ergastolo.

«Ho provato sollievo per l’arresto di Filippo, almeno so che non è riuscito a scappare» dice Elena, 24 anni, sorella maggiore di Giulia, che ora combatte affinché il suo dolore personale diventi denuncia collettiva. «Filippo ha deciso di chiudere la vita di mia sorella e non aveva il diritto di farlo, ma ha spezzato anche la mia e quella della mia famiglia». «Giulia era più buona, più dolce, più sensibile di quello che tutti immaginano. Un'anima pura, un'eterna bambina ma non nel senso di stupida e ingenua; viveva la vita con leggerezza e senza cattiveria» racconta.

Una bontà per la quale probabilmente non aveva voluto chiudere l’amicizia con Filippo, dopo averlo lasciato.

Elena ripensa a tutti i segnali d’allarme a cui nessun aveva fatto caso: «C’è un episodio, che era poi stato il motivo per cui Giulia aveva rotto con lui la prima volta. Le disse: “Dovresti fermarti con gli esami e aiutare me, perché non possiamo non laurearci insieme”. Lei si era molto allarmata». E poi l’episodio del concerto: «Io e Giulia l'11 febbraio siamo andate a un concerto a Milano. Lui l'aveva obbligata a scriverle ogni due secondi quello che stavamo facendo. Io dissi a Giulia che però non poteva stare tutta la giornata sul telefono e lei glielo ha detto e lui ha iniziato a fare scenate del tipo: “Me lo hai promesso, mi stai tradendo, questo è abbandono”». «Un paio di settimane fa lei aveva detto alle amiche che i suoi gesti e le sue parole le facevano paura. Quando loro le hanno chiesto di spiegarsi meglio, lei ha però minimizzato. Come sempre, tendeva a difenderlo. Ma la vedevo sempre più esausta e sfinita. Vorrei sparire, e vorrei che lui sparisse, mi ha detto una volta».

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Ultimo aggiornamento: Martedì 21 Novembre 2023, 06:00
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