Villa Livia, rubati dipinti e sculture: arrestati la custode, il marito e i due figli
Le indagini - partite nel 2018, dopo la denuncia del direttore della Galleria - hanno consentito di scoprire che lei rubava, con il marito che le faceva da palo, e i due figli minori portavano il bottino ai due ricettatori i quali a loro volta lo consegnavano agli acquirenti.
Villa Livia è stata usata come set per la fiction «I Bastardi di Pizzofalcone» e per il film «La Paranza dei bambini».
I carabinieri stanno ora perquisendo la abitazioni dei ricettatori allo scopo di individuare recuperare alcune delle opere sottratte al Museo, tra cui figurano 22 dipinti di Scuola Napoletana del XVIII e del XIX secolo, 15 sculture in bronzo, marmi, maioliche e argenti. Tra i vari dipinti e sculture dell'esposizione spicca un capitello in pietra formato da due frammenti con lavorazione a foglie risalente al I secolo a.C., in piena epoca romana. Anche questo rubato e poi recuperato dai carabinieri nelle perquisizioni effettuate il 16 luglio 2018.
La custode aveva «vita facile» in quanto abitava all'interno di Villa Livia e i «clienti», alcuni facenti parte del giro del mercato antiquariale di Napoli, altri invece conosciuti come collezionisti del settore, sceglievano il pezzo pregiato da acquistare e ne concordavano il prezzo. La donna e il marito mettevano a segno il «colpo» e poi della «consegna» se ne occupavano i figli minorenni della donna.
I destinatari dei provvedimenti restrittivi sono Maria Grazia Mazzarella e Angelo Sarrubi, entrambi di 45 anni; Fulvio e Simone De Luca, rispettivamente di 60 e 23 anni; e i due minorenni. Le misure cautelari sono state notificate tra Napoli, Roma e Capua.
Ultimo aggiornamento: Martedì 16 Luglio 2019, 11:36
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