Uccide la moglie malata gettandola nel fiume. L'uomo si costituisce ai carabinieri: «Non ce la facevo più»

Uccide la moglie malata gettandola nel fiume. L'uomo si costituisce ai carabinieri: «Non ce la facevo più»

Una famiglia normale, niente lasciava presagire il dramma, nonostante le condizioni di Mariarita Conese, malata da tempo di Alzheimer in maniera avanzata. Ed è stato il marito, Angelo Bernardone, ex metalmeccanico di 74 anni, a costituirsi alla caserma dei carabinieri di Casalbordino e ad ammettere di averla gettata nel fiumiciattolo dal ponte della provinciale 216 verso Atessa, alto non più di 10 metri dal livello dell'acqua. «L'ho gettata dal ponte, basta, non ce la facevo più», ha detto disperato ai carabinieri. «Forse in un gesto disperato, di impeto», racconta il sindaco Filippo Marinucci.

A quanto risulta al primo cittadino l'uomo avrebbe confessato e indicato il luogo ai carabinieri: le prime ricerche non hanno fatto altro che far trovare la donna già morta nell'acqua. «Lo conoscevo bene, Bernardone era ritenuto da tutti una brava persona.

Siamo davvero costernati». Secondo una prima ricostruzione l'anziano avrebbe fatto tutto da solo, al culmine di una ulteriore discussione aggravata dalle condizioni alterate della donna che aveva chiesto al marito di andare al cimitero di Atessa per trovare i genitori sepolti. La donna è stata trovata già morta nell'acqua e a nulla sono valsi i soccorsi operati dai carabinieri di Casalbordino. Inutile anche l'intervento di un elicottero.

Ora sarà la procura di Vasto a doversi occupare del caso, sul posto è intervenuto il pm Michele Pecoraro. L'uomo è stato arrrestato con l'accusa di omicidio volontario. 


Ultimo aggiornamento: Domenica 26 Dicembre 2021, 22:44
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