Uccise il papà e un amico a coltellate, Sacha Chang esce dal carcere e non andrà a processo: non era in grado di intendere e volere

Il 21enne olandese si era scagliato con un coltello sui due per poi scappare: era stato catturato dopo due giorni di caccia all'uomo

Uccise il papà e un amico a coltellate, Sacha Chang esce dal carcere e non andrà a processo: non era in grado di intendere e volere

di Redazione web

Non è imputabile perché incapace di intendere e volere al momento del fatto. Per questo Sacha Chang, il 21enne olandese accusato di aver ucciso nell’agosto dello scorso anno nel cuneese il padre e un amico di famiglia, non andrà a processo. Essendo però ritenuto ancora socialmente pericoloso sarà trasferito dal carcere di Torino in una Rems, ossia una residenza per l'esecuzione delle misure di sicurezza, struttura sanitaria di accoglienza per autori di reato affetti da disturbi psichici.

La decisione è stata presa dal gip del tribunale di Cuneo che ha accolto la richiesta formulata dal difensore del giovane, Luca Borsarelli. «Dispiace per la situazione umana di questo ragazzo che sta vivendo il dramma della malattia però dal punto di vista difensivo abbiamo ottenuto quello che speravamo, che non fosse imputabile perché è apparso immediatamente come una persona poco capace di intendere», ha detto il legale all’Adnkronos spiegando che “di solito il percorso medio in Rems è di circa un annetto poi se la persona sta meglio viene mandata in strutture probabilmente più curative e meno detentive.

Di qui a un anno contiamo che il processo sia terminato, sia definitiva la situazione di misura di sicurezza e pertanto potrebbe anche eventualmente spostarsi a curarsi in Olanda».

Il duplice omicidio

Il giovane nel pomeriggio del 16 agosto 2023 si era scagliato con un coltello prima contro il padre, Chain Fa Chang, un 65enne di origini cinesi che lavorava come maestro di scuola elementare ad Amsterdam, poi contro Lambertus Ter Horst, medico 60enne, connazionale e amico che li ospitava a Montaldo Mondovì, nel Cuneeese, dove da alcuni anni trascorreva le vacanze ed era ben conosciuto. Sacha era poi scappato ed era stato rintracciato e fermato dai carabinieri nei boschi del Monregalese, nei pressi di una cappella, dopo due giorni di caccia all'uomo: provato dalla fuga e ancora sporco di sangue, Chang non aveva opposto resistenza all'arresto. 


Ultimo aggiornamento: Martedì 5 Marzo 2024, 18:14
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