Tentò di rubare una melanzana, assolto dopo 9 anni. La Cassazione bacchetta i giudici
Il processo - riporta il Nuovo Quotidiano di Puglia - è costato allo Stato alcune migliaia di euro poiché l'imputato è risultato indigente ed ha usufruito del patrocinio gratuito nei tre gradi di giudizio. Nei processi di primo grado e di appello non erano state ravvisate le condizioni per giustificare il furto (poi derubricato in tentato) con lo stato di necessità, anche perché per l'imputato si era parlato di condotte abituali in ragione di alcuni precedenti penali anteriori al 2000. La Cassazione ha anche bacchettato i giudici salentini per l'errato calcolo della pena massima (sei anni anziché quattro previsti per il tentativo di furto) che ha poi comportato l'impossibilità di considerare la tenuità del fatto.
Ultimo aggiornamento: Lunedì 26 Marzo 2018, 15:14
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