Rifiuti contaminati, 280.000 tonnellate sequestrate erano stoccati in 2 cave

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VENEZIA - I carabinieri hanno posto sotto sequestro cautelare due aree dove erano stoccate 280mila tonnellate di rifiuti perché trattati in modo illecito. Si tratta di un'area del trevigiano, a Paese, ed una nel veneziano, a Noale, dell'azienda Cosmo Ambiente, dove il materiale conferito da più località del Veneto e di altre regioni pur essendo inquinato ed inquinante non veniva reso inerte ma trattato come normale.

L'operazione è stata effettuata dai carabinieri forestali di Mestre con il supporto del 14/o Gruppo elicotteri di Belluno, su delega della Procura di Venezia. Il materiale trovato è pari a 10mila trasporti effettuati con autoarticolati. In particolare, l'emissione della misura cautelare da parte del Gip di Venezia è seguita ad una indagine coordinata dalla Direzione distrettuale antimafia della Procura lagunare.

Le operazioni che venivano fatte dall'azienda consistevano essenzialmente nella miscelazione del materiale contaminato (principalmente da metalli pesanti quali rame, nichel, piombo e selenio) con altri rifiuti, al fine di «diluire» gli inquinanti e alla successiva realizzazione, attraverso tali rifiuti e con l'aggiunta di calce, leganti e cemento, di aggregati da utilizzarsi nel campo dell'edilizia ed in particolare per la realizzazione di sottofondazioni o rilevati stradali. In alcuni casi sui materiali miscelati è stata riscontrata anche la presenza di frammenti di cemento contenenti fibre di amianto (materiale classificato come cancerogeno).

 

Ultimo aggiornamento: Giovedì 22 Novembre 2018, 19:11
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