Rapporto Censis, on line nove italiani su 10: ma nell’era dei social la tv tiene

Il report Censis sulla comunicazione: trionfa il digitale, ma torniamo a leggere libri

Rapporto Censis, on line nove italiani su 10: ma nell’era dei social la tv tiene

di Lorena Loiacono

Vero o falso, reale o virtuale: gli italiani vivono costantemente online e il loro sguardo, oggi più che mai, ha bisogno di distinguere la verità dalle fake news. La fotografia scattata dal 19° rapporto Censis sulla comunicazione mette infatti in luce il consolidamento dell’utilizzo di internet da parte degli italiani che, tra il 2022 e il 2023, ha raggiunto l'89,1% di utenza. Praticamente 9 italiani su 10 usano internet, con un ulteriore balzo in avanti dell’1,1% in un solo anno.

Resta però salda al suo posto anche la tv che, nel 2023, è stata seguita dal 95,9% degli italiani: crescono del 3,3% anche gli utenti della web tv e smart tv e quelli della mobile tv che è passata dall'1% di spettatori nel 2007 al 33,6% di oggi. A perdere quota sono invece i telegiornali: restano sempre in vetta alle preferenze degli italiani come mezzo di informazione, ma scendono dal 51,2% al 48,3% dell'utenza, con una perdita nell'ultimo anno di quasi il 3% e addirittura del 10,8% rispetto al 2019. Oggi gli utenti preferiscono infatti cercare le notizie. E lo fanno, sempre più spesso, attraverso i motori di ricerca che salgono infatti tra le preferenze degli italiani: sono in vetta alla classifica dei mezzi d'informazione più cresciuti nell'ultimo anno con il 6,2% in più di utenti, e si attestano come secondo mezzo in classifica, a pari merito con Facebook, con il 29,6% delle preferenze. Seguono le Tv all news che raccolgono il 19,6% di preferenze e subito sotto YouTube con il 18,5%. Anche questo un exploit degno di nota visto che precede i siti web di informazione, al 16,2%, seguiti da Instagram e dai giornali radio.

Tutti questi mezzi di informazione si posizionano al di sopra dei siti dei quotidiani online, all’11,8%, e quelli cartacei all’8,1%. Ma qualcosa non va: «L'informazione per algoritmi - ha spiegato Giorgio De Rita, segretario generale del Censis - è una comunicazione senza comunità umana, sociale. Per questo il tema del vero-falso diventa pressante».

Se da un lato il digitale continua a conquistare utenti, dall'altro sembra aver avviato una buona ripresa anche il libro cartaceo: nel 2023 infatti gli italiani che leggono libri cartacei sono il 45,8% del totale e segnano una ripresa del 3,1% rispetto al 2022. E in controtendenza con l’informazione, la ripresa dei libri non riguarda però i lettori di e-book che restano fermi al 12,7% segnando una perdita dello 0,6% in un anno.

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Ultimo aggiornamento: Martedì 12 Marzo 2024, 06:00