Pier Paolo, rapito e ucciso nell'87: svolta nell'inchiesta, tre indagati. «Uno era un carabiniere»

Pier Paolo, rapito e ucciso nell'87: svolta nell'inchiesta, tre indagati. «Uno era un carabiniere»
A 32 anni dalla morte di Pier Paolo Minguzzi, il giovane ucciso nella notte tra il 20 e il 21 aprile del 1987, le indagini sul suo omicidio potrebbero avere una svolta: è arrivato l'avviso di chiusura delle indagini nei confronti di tre indagati per il delitto, avvenuto ad Alfonsine (Ravenna), del giovane e benestante imprenditore locale nel settore del commercio e della lavorazione della frutta.

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Gli indagati sono un 54enne siciliano residente a Pavia, un 55enne di Ascoli Piceno all’epoca carabiniere nel ravennate, e un 62enne di Alfonsine. Le indagini, effettuate dalla squadra mobile di Ravenna con la collaborazione del Servizio centrale operativo, sono state riaperte sul finire del 2017, con provvedimento del Procuratore della Repubblica su richiesta della famiglia della vittima. I reati di cui sono accusati i tre indagati sono sequestro di persona, omicidio e occultamento di cadavere in concorso.

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COSA ACCADDE Quella sera Pier Paolo accompagnò a casa la fidanzata per poi scomparire nel nulla senza lasciare traccia: la sua auto venne ritrovata la mattina dopo, regolarmente parcheggiata in una via del centro. Nei giorni successivi la famiglia ricevette la richiesta da parte dei rapitori di un pagamento di un riscatto: 300mila lire la cifra chiesta. Ma qualche giorno dopo, il 1° maggio 1987, legato ad una inferriata nel Po di Volano (Ferrara) fu rinvenuto il suo cadavere.



Gli investigatori hanno sentito varie persone informate sui fatti, anche in relazione a un analogo episodio, avvenuto circa tre mesi dopo nella stessa cittadina, che vide coinvolti gli odierni tre indagati in un'estorsione ai danni di un altro noto imprenditore di Alfonsine e che ebbe come epilogo la morte di un giovane carabiniere del posto, fatto per il quale vennero condannati. «L'attività svolta dai poliziotti della squadra mobile ha evidenziato importanti elementi in comune tra i due delitti e la sussistenza di gravi indizi nei confronti dei tre indagati, motivi che hanno determinato l'autorità giudiziaria a emettere un avviso della conclusione delle indagini nei loro confronti», ha fatto sapere la polizia. 

Ultimo aggiornamento: Venerdì 19 Luglio 2019, 23:29
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