Stadio Roma, Parnasi a un suo collaboratore: «Ma che volevi ancora Renzi? Ha vinto la Lega»

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Luca Parnasi parla al telefono con un suo collaboratore in una intercettazione presente nelle carte dell'indagine sullo stadio della Roma. «Però tu davvero volevi rivederti su al governo uno come Renzi, che stava lì?». «No! Tra l'altro adesso non c'abbiamo un tema...cioè facciamo...che ha vinto Lega». Ampia parte dell'informativa è dedicata al finanziamento alla politica che, soprattutto nella fase a cavallo delle ultime elezioni politiche, si era in qualche modo intensificato. 

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Nel colloquio, che risale al 5 marzo giorno successivo ai risultati elettorali, Parnasi e il suo collaboratore parlano della procedura da seguire per formalizzare la restituzione di un contributo elettorale da parte di Daniele Piva, candidato degli M5S non eletto alla Camera dei deputati e anch'egli finito nel registro degli indagati. «Ti devo mandare il bonifico che abbiamo fatto a Piva - dice Parnasi -, era quello che è venuto...braccio destro di Di Maio, tanto per essere chiari, purtroppo è stato trombato...lui ha detto che ci rimborsa il finanziamento perché non li può spendere..».
Nelle carte viene citato anche un dialogo intercorso tra il costruttore e Luca Lanzalone, ex presidente dell'Acea. Quest'ultimo afferma: «Allora io vedo Luigi tutti i giorni, lo sento tre volte al giorno, l'ho visto due ore fa». E ancora:«Luigi è un pò come..come Salvini, cioè molto chiuso il cerchio, io..due tre persone, punto...con la gente non dire mai cose che non si devono dire». Parnasi replica: «io questo gli ho detto a Giancarlo, comunque si sono fidati di me in tempi non sospetti». Più avanti nella intercettazione l'imprenditore chiosa: «se hai bisogno sì, tieni conto che io parlo anche con Matteo». I nomi di battesimo citati sono in corso di identificazione da parte degli inquirenti.

Ultimo aggiornamento: Venerdì 15 Giugno 2018, 15:05
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