Pamela Mastropietro, la Procura: «È stata violentata da Oseghale dopo l'eroina»

Pamela Mastropietro, la Procura: «È stata violentata da Oseghale dopo l'eroina»
Pamela Mastropietro venne violentata da Innocent Oseghale mentre era in condizioni fisiche menomate per l'assunzione di eroina. Lo sostiene il Procuratore della Repubblica di Macerata Giovanni Giorgio anche sulla base dei risultati degli esami del Ris che hanno evidenziato un rapporto sessuale completo tra i due. Il gip di Macerata Giovanni Maria Manzoni ha invece ritenuto non vi fossero gravi indizi di colpevolezza per tale accusa, ipotizzando invece che tra i due si fosse creato un clima amicale.

Pamela Mastropietro, l'intercettazione choc: «Fare a pezzi qualcuno? È un gioco da bambini»
 
 

Per la Procura, l'accusa di abuso sessuale sarebbe avvalorata anche dalla «cura maniacale» messa da Oseghale per far sparire le tracce del rapporto violento, pulendo con la candeggina e asportando gli organi genitali della ragazza.
Un'ipotesi «seria» ma carente di «gravi indizi di colpevolezza» secondo il gip che, ha spiegato il Procuratore, ricostruisce l'accaduto in maniera parzialmente diversa ed esclude dunque la violenza sessuale: l'ipotesi del giudice è che tra Pamela e Innocent, che fecero spesa e pranzarono insieme il 30 gennaio oltre a scambiarsi una sigaretta, si sarebbe creato un clima amicale. La situazione sarebbe precipitata, per il gip, quando Pamela avrebbe accusato un malore, generando il panico in Oseghale che si era reso conto della gravissima situazione in cui si trovava. Un quadro che, concordano invece Procura e gip, avrebbe portato il nigeriano ad uccidere la 18enne e poi a tentare di farne sparire il corpo cancellando ogni traccia in casa e sul cadavere. Per far riconoscere l'accusa di violenza sessuale la Procura valuta il ricorso al Tribunale del riesame

Ultimo aggiornamento: Sabato 5 Maggio 2018, 08:28
© RIPRODUZIONE RISERVATA