Ragazzina pestata dalle compagne di scuola: il video dell'aggressione choc ripreso con il cellulare e inviato su Whatsapp

Il video è stato divulgato sulla chat delle mamme da un genitore

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La intimidiscono, la schiaffeggiano e la aggrediscono, e nel frattempo saltellano, ridono, si fanno filmare, poco distante dalla scuola media che le frequentano: sono queste le immagini choc che arrivano da Padova. Il video di questa brutale aggressione è rimbalzato sulle chat delle mamme della classe e ha sollevato preoccupazione e rabbia. Una delle ragazzine alle quali è arrivato il filmato sul cellulare ha mostrato al genitore quelle immagini e la madre ha deciso di divulgarlo proprio sulla chat di scuola, per mostrare a tutti cosa stesse accadendo. Il filmato è già stato inviato a preside e questura. 

La violenza è scattata per una frase detta, per parole ritenute "sbagliate". Protagoniste tre ragazze, più quella che filma tutto. Si vedono due bullette in tuta, una accusa la vittima di aver detto qualcosa, qualcosa che non le sta bene, la colpisce con uno schiaffo, poi interviene "il suo braccio destro", un'altra ragazzina molto brutale, che colpisce ripetutamente la vittima, lanciando anche un calcio mentre è accovacciata sul marciapiede. 

La prima saltella, ride, è evidente che si diverte. La picchiatrice sembra quasi non riuscire a controllarsi, tant'è che la prima si preoccupa, del resto sono in mezzo alla strada sotto gli occhi di chiunque passi, e la intima di smettere, poi si rivolge alla vittima dicendole di alzarsi.

E in effetti qualcuno le nota: una signora interviene, domanda allarmata cosa stiano facendo e perché e poi chiede alla vittima se ha bisogno di aiuto, se vuole che la passante chiami la polizia.

Ma lei ha troppa paura, paura di due coetanee che avranno al massimo 14 anni. Risponde di no alla passante, va tutto bene, e così non si salva, resta nelle mani delle sue tormentatrici. Cosa sia accaduto dopo non si sa, il filmato si ferma, da quanto andassero avanti le vessazioni neppure, resta un fatto gravissimo, inaudito, e purtroppo neppure il primo in città. 


Ultimo aggiornamento: Giovedì 25 Gennaio 2024, 18:36
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