Napoli, clamorosa evasione dal carcere di Poggioreale: omicida scappa calandosi con la fune

La clamorosa evasione del killer in fuga dal carcere di Poggioreale. «È pericoloso»

di Giuseppe Crimaldi
Clamorosa evasione dal carcere di Poggioreale. Un detenuto di nazionalità polacca - recluso con l'accusa di omicidio aggravato - è riuscito a sfuggire ai controlli mentre partecipava alla messa nella cappella dell'istituto circondariale. Utilizzando una lunga fune si è calato all'esterno di via Porzio, facendo perdere le tracce. Sul posto uomini della Penitenziaria, della polizia e dei carabinieri. 
 

L'uomo era ristretto all'interno del padiglione Milano. Dalle prime informazioni in possesso del Mattino si apprende che il polacco era accusato di omicidio di un'anziana, e in attesa di giudizio. Non è ancora chiaro se l'evaso avesse dei complici ad attenderlo all'esterno. Fatto sta che le modalità di evasione richiamano al più classico dei metodi: dopo essersi dileguato, mentre si celebrava la funzione della messa nella cappella di Poggioreale, Robert Lisowski, 32enne arrestato a Napoli il 5 dicembre dello scorso anno, è riuscito a lanciare una lunga corda dal muro perimetrale del carcere, guadagnando la libertà. 

Sul gravissimo episodio intervengono i sindacati della polizia penitenziaria, che evidenziano quali e quante difficoltà siano costretti a fronteggiare i baschi blu in servizio nel carcere più sovraffollato d'Europa. Una struttura, quella di Poggioreale, che ospita quasi il doppio dei detenuti rispetto agli organici; e che costringono - sottolineano Emilio Fattorello, segretario del Sappe, e i vertici del Fns Cisl Lorenza Sorrentino e Luigi D'Ambrosio - il personale in divisa a un'assurda sovraesposizione. 



Al momento della fuga il polacco - che rispetto alla foto segnaletica oggi risulta apparire quasi del tutto calvo e decisamente più grasso - indossava pantaloni lunghi beige e una camicia bianca. 
 
Ultimo aggiornamento: Domenica 25 Agosto 2019, 14:57
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