La morte di Moreno Colautti poteva essere evitata? A questa domanda cercheranno di rispondere le indagini in corso, avviate dopo il decesso del dipendente della Metal Tech di Spilimbergo, Pordenone. Tutto è iniziato sul posto di lavoro, ma in questo caso non è una cosiddetta morte bianca, non c'è un incidente, anche se la catena degli eventi è iniziata mentre copriva il turno svolgendo le sue mansioni.
Il fatto
Era il 4 novembre scorso quando Moreno Colautti negli stabilimenti dell'azienda avverte un forte dolore al giugulo, la parte corrispondente alla zona del collo vicina alla clavicola. Un dolore lancinante sopraggiunto all'improvviso e talmente forte da impedirgli di proseguire con il lavoro. Si ferma, chiede aiuto e dalla Metal Tech viene accompagnato in Pronto Soccorso all'ospedale di Spilimbergo. All'arrivo nel reparto delle emergenze viene subito preso in carico dai medici che lo visitano sottoponendolo agli accertamenti al cuore, sospettando evidentemente un problema cardiaco. Tutti gli esami a cui veniva sottoposto davano esito negativo. Non riscontrando nulla di anomalo o preoccupante, il 58enne viene dimesso e rimandato a casa. Poche ore più tardi il decesso.
L'indagine
Sul caso è stata aperta una indagine. Il primo pensiero è stata una morte per infarto, ma considerate le circostanze dell'accesso in Pronto Soccorso, le dimissioni e poi la morte, è stata disposta l'autopsia, per chiarire le cause del decesso ed eventualmente individuare le responsabilità.
Al momento risulta indagata la dottoressa di turno in pronto soccorso.
Il cordoglio
La morte di Moreno ha lasciato tutti sgomenti. Solo pochi giorni prima aveva festeggiato il compleanno. Era il 24 ottobre e il suo profilo Facebook era stato inondato da una pioggia di auguri e messaggi felicità. Neanche il tempo di lasciarsi alle spalle la festa e chiudere la lunga fila degli auguri, che sono seguiti quelli di dolore e cordoglio. «Non trovo le parole» ha scritto qualcuno, incredulo davanti alla scomparsa a cui nessuno era preparato o poteva immaginare. Una fine «indescrivibile», come l'hanno definita altri, salutando per l'ultima volta la persona gentile e garbata che era.
Ultimo aggiornamento: Venerdì 17 Novembre 2023, 16:36
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