Morfina al neonato: "Così l'infemiera Vecchini ha salvato la vita al piccolo"

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«La mia assistita  si professa estranea ai fatti» è la dichiarazione del difensore dell’infermiera Federica Vecchini, la donna arrestata con l'accusa di aver somministrato senza ricetta della morfina a un neonato, provocandogli un'overdose.



L’avvocato Massimo Martini spiega: «Ha praticato un intervento salvifico del bambino sulla base della sintomatologia che presentava in quel momento, perché è un’infermiera esperta e specializzata in situazioni critiche».

I sospetti si sarebbero concentrati su di lei, perché ha capito subito come intervenire per salvare il neonato, mentre in realtà - sostiene la difesa - avrebbe semplicemente fatto bene il suo lavoro, riconoscendo il problema all’origine. È questa la posizione dell’infermiera, che oggi si ritroverà faccia a faccia con il giudice per le indagini preliminari Livia Magri.
Ultimo aggiornamento: Venerdì 4 Agosto 2017, 21:20
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