Mia, la bimba di 9 anni con il Morbo Blu: operata a Bologna, potrà avere una vita normale

Grave malattia al cuore. Gara di solidarietà all'ospedale di Bologna, raccolti 35mila euro

Mia, la bimba di 9 anni con il Morbo Blu: operata a Bologna, potrà avere una vita normale

di Redazione web

La piccola Mia ora sta bene. Grazie alla generosità di tanti donatori che hanno risposto all'appello dell'associazione Piccoli Grandi Cuori e alla professionalità dell'equipe medica della Cardiochirurgia Pediatrica e dell'Età Evolutiva delll'Ircss Policlinico Sant'Orsola di Bologna, una bimba haitiana di nove anni con una grave malattia al cuore è stata operata e potrà avere una vita normale.

Morbo Blu: di quale patologia si tratta

È nata con la Tetralogia di Fallot, patologia che le impediva di compiere più di qualche passo senza risultare stremata, anche detta morbo blu. Di Lourdemia, nata in una famiglia molto povera, terzogenita di otto fratelli e che da due anni vive in una casa residenziale per minori gestita dalle suore salesiane di Port au Prince, ha deciso di prendersi cura l'associazione bolognese, riuscendo a raccogliere in sole due settimane di campagna di solidarietà 35 mila euro. Soldi utili per coprire tutte le spese: viaggio aereo, intervento chirurgico, ricovero, farmaci, vitto e alloggio, supporto psicologico e sostegno socio economico.

 

L'intervento chirurgico complesso

A seguito del delicato intervento chirurgico eseguito dall'equipe guidata dal prof. Gaetano Gargiulo, dopo un periodo di ripresa in ospedale, la bimba sarà dimessa e accolta insieme alla suora che l'ha accompagnata in Italia nella casa del 'Polo dei Cuori' per riprendere pian piano la vita quotidiana. Qui i volontari dell'associazione Piccoli Grandi Cuori si occuperanno di fare la spesa e di aiutare suor Rosalie in ogni commissione, l'assistente sociale e le psicologhe che continueranno a garantire i loro servizi.

«L'intervento è consistito nella correzione della cardiopatia ristabilendo una anatomia cardiaca normale - spiega il prof.

Gargiulo - Tutto si è svolto senza alcuna complicanza, attualmente la bimba ha una corretta ossigenazione del sangue ed ha ripreso una vita normale. Siamo fiduciosi che nel futuro la bambina possa avere una ottima qualità di vita al pari di tutti gli altri bambini».

«Sapere che sta bene, e che sta bene anche grazie a noi - sottolinea Paola Montanari, presidente Piccoli Grandi Cuori - ci riempie il cuore di gioia. È la prima raccolta fondi così importante che l'associazione lancia da sola, abbiamo 'scommessò sulla generosità delle persone perchè donare è la scelta che ci consente di salvare una vita. Grazie quindi alla generosità dei donatori e alle mani esperte del personale sanitario di un centro che rappresenta l'eccellenza nella cura delle cardiopatie congenite. Grazie a Mia, che con il suo grande sorriso si è fidata di noi, grazie alla tenacia di suor Rosalie che ha sperato e lottato fino all'ultimo contro tutti gli ostacoli incontrati per giungere qui in Italia».


Ultimo aggiornamento: Lunedì 17 Aprile 2023, 20:19
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