Il lucernario del teatro cede durante l'ispezione, Mattia Dittadi precipita e muore sul colpo: aveva 45 anni, lascia un figlio e la moglie

Residente a Oriago di Mira (Venezia), sposato, con un figlio, appassionato di ciclismo, stava operando per conto del Comune di Venezia

Il lucernario del teatro cede durante l'ispezione, Mattia precipita e muore sul colpo: aveva 45 anni, lascia un figlio e la moglie

di Redazione Web

Tragedia sul lavoro a Mestre (Venezia), dove un uomo di 45 anni è morto mentre svolgeva dei lavori di manutenzione sul tetto del Teatro MomoMattia Dittadi era il responsabile energia e manutenzione per il Nordest della società di servizi Rekeep Spa, e al momento dell'incidente, in una dinamica ancora da accertare, sembra sia stato colto di sorpresa dal cedimento di un lucernario, facendolo precipitare all'interno del teatro.

Secondo una prima ricostruzione, l'uomo stava compiendo un'ispezione sul tetto, per verificare alcune infiltrazioni d'acqua. Il lucernario su cui si trovava avrebbe ceduto facendolo precipitare all'interno del teatro.

Chi era

Residente a Oriago di Mira (Venezia), sposato, con un figlio, appassionato di ciclismo, stava operando per conto del Comune di Venezia, che è proprietario del Teatro Momo. Sul posto è arrivata la polizia locale, insieme ai carabinieri dell'ispettorato sul lavoro. L'area tutt'intorno alla struttura è stata transennata, nell'attesa degli accertamenti da parte delle autorità.

I momenti prima della disgrazia appaiono poco chiari ai colleghi della vittima, secondo Il Gazzettino, perché l'uomo era conosciuto come una persona molto attenta alla sicurezza.

La denuncia dei sindacati

«L'ennesima e inaccettabile morte sul lavoro avviene ancora una volta nel nostro territorio, e per di più durante un sopralluogo in una struttura di proprietà del Comune di Venezia. Come Cgil Venezia - ha dichiarato Daniele Giordano, segretario generale Cgil Venezia - esprimiamo la massima solidarietà alla famiglia del lavoratore coinvolto nell'incidente. Le dinamiche andranno chiarite, ma resta inaccettabile perdere la vita mentre si è al lavoro, e siamo stanchi di assistere ancora una volta ai minuti di silenzio e alle solite prese di posizione. Il sindaco di Venezia dovrebbe fare qualcosa, invece che limitarsi nelle conferenza stampa ai minuti di silenzio», ha incalzato Giordano.

Il presidio

Giovedì 11 aprile Cgil e Uil terranno un presidio di fronte alla sede di Confindustria Venezia, a Porto Marghera, nell'ambito dello sciopero generale sulla sicurezza nel lavoro. «La prima ragione - ha continuato il segretario generale Cgil Venezia - è zero morti sul lavoro: obiettivo da raggiungere rendendo salute e sicurezza un vincolo per poter esercitare attività d'impresa, cancellando le leggi che hanno reso il lavoro precario e frammentato, superando i subappalti a cascata, rafforzando e potenziando gli organici degli Ispettorati del lavoro e delle Asl, senza tralasciare un'adeguata formazione continua e prima di lavorare, una vera patente a punti per tutte le aziende e settori», ha concluso.


Ultimo aggiornamento: Venerdì 5 Aprile 2024, 16:51
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