Mangiare in baita? No, sui prati. Così i cestini dell'Alto Adige fanno tendenza: «Estate boom»
di Alessandra Iannello
Quindi niente di meglio che un cestino o uno zaino pieno di specialità locali da assaporare distesi su un prato o all'ombra di un bosco, rispolverando quella che era a tradizione contadina del Holbmittog-Essn. Letteralmente cibo del mezzogiorno: era la sporta contenente lo speck, il il kaminwurze (salamino affumicato tipico tirolese), lo schüttelbrot (pane nero duro), il formaggio e il vino e che veniva portata sui campi per rifocillarsi durante la giornata. L'Alta Badia invece ha istituzionalizzato il pic nic anti Covid con il programma Picnic sön munt. In dieci rifugi è possibile ordinare il cestino contenente un menù particolare, diverso in ogni baita, a base di prodotti del territorio e specialità locali.
Il polso del successo dell'iniziativa lo danno i prati punteggiati di coperte e cesti che fanno da contraltare alle sale interne semivuote. «L'iniziativa Picnic in Vetta -conferma Nicole Dorigo, dell'ufficio comunicazione dell'Alta Badia - sta riscuotendo un grandissimo successo tra gli escursionisti. Il Picnic è nato con l'intento di favorire il distanziamento sociale, durante quest'estate, sicuramente molto particolare. Ancora non abbiamo numeri a riguardo ma i gestori dei rifugi aderenti sono molto soddisfatti tanto che stiamo valutando di inserirla come offerta gourmet permanente».
Anche dove il pic nic è una proposta del singolo imprenditore il ritorno è entusiastico. «Non abbiamo più date libere fino a dopo Ferragosto- dice Godelieve Santer del Romantik Hotel Santer di Dobbiaco -. Per rendere ancora più esclusivo il nostro pic chic lo facciamo precedere da una gita in barca a remi sul lago di Braies, famoso per le sue acque color smeraldo e per essere il set della fiction Un passo dal cielo». Per assecondare la richiesta di solitudine degli ospiti, la famiglia Santer ha messo a disposizione per i pic nic la baita della loro riserva di caccia raggiungibile solo percorrendo un sentiero nel bosco. «Il successo dei pic nic - ribadisce lo chef Chris Oberhammer, stella Michelin con il Tilia di Dobbiaco - sta facendo da ottimo traino al progetto Mons, la rete di piccoli produttori locali creata per valorizzare le eccellenze della zona». Infatti, oltre che nei piatti di Chris, i prodotti dei contadini del Mons si ritrovano nei cesti e negli zaini dei pic nic e si possono acquistare dall'e-commerce dove si prenotano i pranzi da gustare all'aperto.
Ultimo aggiornamento: Venerdì 31 Luglio 2020, 15:59
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