Morire a soli vent’anni, di propria mano, impiccandosi in una stanza di casa, mentre i genitori sono in vacanza. Questa la drammatica decisione presa da Juan Diego Pullin, residente ad Abano. All’origine del tragico gesto messo in atto dal giovane vi sarebbe stata, secondo una prima ricostruzione dei carabinieri, una delusione di carattere sentimentale. La scoperta di quanto accaduto è avvenuta nella tarda mattinata di ieri, martedì 27 luglio. A farla, alcuni amici di Juan, figlio unico, preoccupati dal fatto che non rispondesse alle loro chiamate. Telefonate fatte a partire dalla sera precedente, quando avevano deciso di contattarlo per proporgli di passare qualche ora in compagnia. I genitori del giovane, giocatore del Petrarca Basket di Padova, erano a Verona per trascorrere alcuni giorni di vacanza. Ma il cellulare continuava a squillare a vuoto.
I FATTI
In un primo momento, gli amici non si erano preoccupati eccessivamente, pensando che avesse avuto altri impegni. Anche se l’ansia, qualche ora dopo, era via via cresciuta quando altre chiamate erano andate a vuoto. Ieri mattina, decisamente angosciati e temendo che gli potesse essere accaduto qualcosa di grave, si sono recati presso la sua abitazione. Nessuna risposta neppure al campanello, premuto con sempre maggiore insistenza. A quel punto, hanno fatto il giro della casa per vedere se fosse all’interno.
LE INDAGINI
I carabinieri hanno sentito sia loro che gli amici. Al momento, l’unica spiegazione parrebbe essere, come detto, quella di una delusione amorosa che il ragazzo non sarebbe riuscito a superare. Non sarebbero emerse altre plausibili motivazioni. Resta solo l’enorme vuoto lasciato da una vita che si è spenta troppo presto. L’autorità giudiziaria ha già concesso il nullaosta per mettere la salma a disposizione dei famigliari.
Ultimo aggiornamento: Mercoledì 28 Luglio 2021, 17:08
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