In Italia è record di "Neet": i giovani che non studiano e non lavorano. Dati allarmanti in Sicilia, Calabria e Campania. Siamo i peggiori d'Europa

In Italia è record di "Neet": i giovani che non studiano e non lavorano. Dati allarmanti in Sicilia, Calabria e Campania. Siamo i peggiori d'Europa

di Michela Poi
Non studiano, non lavorano, non seguono alcun corso di formazione. In pratica, trascorrono le giornate tra letto e divano. È l'esercito dei Neet, acronimo inglese per not in education, employment or training e l'Italia ne è piena. Il quadro emerso dalla ricerca Il silenzio dei Neet. Giovani in bilico tra rinuncia e desiderio realizzata da Unicef in base agli ultimi dati Istat è a dir poco allarmante: il 23,4% dei ragazzi italiani compresi tra i 15 e 29 anni risulta inattivo (2.116.000 persone). Il confronto con l'Europa è impietoso: la media negli altri Paesi è del 12,9%.

La maggior parte dei Neet si concentra al sud Italia, soprattutto in Sicilia dove la percentuale è del 38,6%. Peggio solo la Calabria (36,2%) e la Campania (35,6%). Al nord la situazione migliora sensibilmente e la percentuale scende al 15,5%.



I millennials, i giovani che vanno dai 25 ai 29 anni, sono la categoria più colpita: il 47% di loro è nullafacente. A seguire ci sono i ragazzi tra i 20 e i 24 anni (38%). In ultimo i centennials, la fascia di età che va dai 15 ai 19 anni (15%).

Il dato che colpisce di più, però, è che la maggior parte di chi rimane a casa a guardare la televisione invece di cercare lavoro, ha conseguito un diploma di scuola secondaria superiore (49%). L'11% è addirittura laureato. Numeri che segnano un futuro complicato per l'Italia: da una parte chi fugge all'estero per cercare fortuna, dall'altra chi resta. Steso sul divano. A dormire.
riproduzione riservata ®
Ultimo aggiornamento: Venerdì 11 Ottobre 2019, 15:21
© RIPRODUZIONE RISERVATA