I trattori adesso alzano la posta:
«Ci ascoltino o invadiamo Roma»

Niente corteo nella Capitale, a Sanremo un comunicato letto da Ama

I trattori adesso alzano la posta: «Ci ascoltino o invadiamo Roma»

di Alessandra Severini

Il rischio di una “calata” su Roma di migliaia di trattori è per ora scongiurato ma gli agricoltori restano in attesa di segnali dal governo, «e li vogliamo entro sabato».

La manifestazione annunciata per oggi nella capitale dal coordinamento nazionale Riscatto Agricolo è stata annullata. Non ci sarà neanche il sit-in in piazza San Giovanni. Quattro trattori sfileranno nel centro della città, forse anche davanti al Colosseo, «per sensibilizzare l'opinione pubblica ai nostri problemi ma senza creare troppi intralci», mentre un corteo più numeroso composto dai trattori in presidio sulla Nomentana potrebbe sfilare sul Raccordo anulare in serata. «Però aspettiamo l'apertura di un tavolo tecnico costruttivo col ministro Lollobrigida e con la premier Meloni – dicono i portavoce dell'organizzazione - altrimenti nei prossimi giorni verranno valutate nuove ed importanti manifestazioni. Il nostro obiettivo non è fare la manifestazione, ma che vengano affrontati con serietà e decisione i nostri punti».

Sul palco di Sanremo invece probabilmente gli agricoltori non saliranno. Ieri la mucca Ercolina II, simbolo della protesta, è stata fatta passeggiare per qualche minuto sul green carpet davanti all'Ariston, superando le transenne di accesso prima di essere bloccata dalla security, mentre i mezzi agricoli sono rimasti sul lungomare. È probabile che alla fine oggi Amadeus leggerà un comunicato in cui i manifestanti spiegano le ragioni della loro protesta. Ma anche qui gli agricoltori potrebbero non accontentarsi. Riscatto Agricolo vorrebbe di più: «Se non potremo salire sul palco dell'Ariston, saremo costretti a concentrare su Sanremo, tutti i trattori dei presidi della Lombardia, del Piemonte e della Liguria, che già si stanno organizzando per potenzialmente raggiungere la città entro sabato mattina».

Il governo è preoccupato per un possibile acuirsi delle proteste. Il ministro Salvini ieri a L'Aquila ha incontrato una delegazione di agricoltori abruzzesi e ha assicurato che il governo sta «lavorando all'esenzione dell'Irpef agricolo, sul sostegno per il gasolio» e su altre a misure a favore del settore. Le rassicurazioni della Lega però innervosiscono Fratelli d'Italia. La norma sull'Irpef verrà rivista ma le risorse a disposizione non permetteranno di fare molto altro.

riproduzione riservata ®


Ultimo aggiornamento: Venerdì 9 Febbraio 2024, 06:00