Giulia Cecchettin, il papà Gino: «Non me la restituirà nessuno». La denuncia: temeva per la sua incolumità

L'invito di Gino Cecchettin agli studenti universitari di Padova: «Guardiamoci dentro ogni giorno»

Giulia Cecchettin, il papà Gino: «Non me la restituirà nessuno». La denuncia: temeva per la sua incolumità

di Tommaso Cometti

Oggi, 24 novembre 2023, è avvenuta l'inaugurazione della panchina rossa contro la violenza all'università di Padova in ricordo di Giulia Cecchettin. Il padre della giovane, Gino, ha volito rivolgere un appello agli studenti: «I minuti di silenzio e di rumore finiranno, voglio che tutti i giorni ciascuno guardi la propria vita e faccia un pensiero su cosa potrebbe fare per migliorarla verso la persona amata, gli amici e soprattutto le donne».

L'appello

Queste le parole di Gino Cecchettin: «Da questo tragico evento deve nascere qualcosa: vanno bene messaggi che state dando, vanno bene i minuti di silenzio o di rumore ma poi finiranno. Io voglio fare in modo che qualcosa di positivo nasca, Giulia non me la restituirà piu nessuno, ma la sua morte può far nascere qualcosa».

Il padre della vittima ha aggiunto: «Voglio che tutti i giorni ognuno di noi si fermi e guardi nella propria vita e provi a fare anche solo un pensiero per come migliorarla.

Io stesso mi faccio delle domande cercando di capire cosa si può fare per sradicare la violenza, in particolare sulle donne».

 

Gino Cecchettin aveva denunciato

«Temo per l'incolumità di mia figlia Giulia». È uno dei passaggi che figurano nella prima denuncia di scomparsa presentata ai carabinieri nella giornata di domenica 12 novembre da parte di Gino Cecchettin. L'uomo, riferendo che la figlia aveva sempre comunicato «ogni suo spostamento» se si tratteneva fuori casa, aggiunge che anche l'ex fidanzato Filippo Turetta «non è rientrato a casa», e quindi «temo per l'incolumità di mia figlia». 


Ultimo aggiornamento: Sabato 25 Novembre 2023, 14:46
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