Vialli, ritrovata la sua maglia rubata da un ristorante a Cremona

Dopo il ritrovamento, la maglia è stata riconsegnata al titolare della trattoria

Gianluca Vialli, ritrovata la sua maglia rubata da un ristorante a Cremona

di Tommaso Cometti

È stata ritrovata la maglietta della Juventus appartenuta a Gianluca Vialli che era stata rubata il 16 novembre alla trattoria Franca e Luciano a Livrasco, in provincia di Cremona. L'indumento è stata trovato al Parco del Vecchio Passeggio, area verde di Cremona, abbandonato ai piedi di un albero.

Il ritrovamento

Il cimelio  è stata avvistato durante la sua passeggiata mattutina da Riccardo Miadoro, allenatore ed ex calciatore, tra l'altro grande tifoso della Cremonese e della Juve.«Verso le sette - racconta Miadoro - stavo facendo un giro con il mio cane quando ho visto la maglia e sapendo quello che era successo l'ho presa e l'ho immediatamente portata a Corrado, che tra l'altro conosco». Così, dopo l'appello di ieri, quando Corrado Venturini e il suo legale, Luca Curatti, avevano chiesto al ladro di riconsegnare la maglia, la '9' di Stradivialli è tornata a casa. Lieto fine sancito con un abbraccio. «Per me è come se mi avessero riconsegnato un tesoro - dice Corrado Venturini -.

Oltre a Miadoro, che ho abbracciato con emozione, ringrazio tutti di cuore per la solidarietà che abbiamo ricevuto».

Anche il legale è soddisfatto per l'esito positivo della vicenda: «Il mio era stato un appello mirato - spiega - e sono contento abbia colto nel segno. Penso che chi ha portato via la maglia si sia reso conto di aver commesso una bravata nel senso peggiore del termine e ha compiuto la scelta giusta. Sono contento perché il furto ha infastidito non solo la città di Cremona, ma l'Italia intera e mi fa molto piacere che l'appello abbia prodotto gli effetti sperati». La maglia bianconera è tornata al suo posto, appesa fra molte altre all'ingresso della trattoria: «Ma con un valore diverso, speciale, enorme quanto l'esempio che Vialli ci ha dato». Il caso, però, non è chiuso: i carabinieri continueranno ad indagare con l'obiettivo di identificare e denunciare l'autore della razzia. Che, bravata o meno, resta un reato. 


Ultimo aggiornamento: Domenica 19 Novembre 2023, 16:48
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