Giampaolo Amato, l'ex medico della Virtus Bologna che avrebbe ucciso la moglie Isabella Linsalata e la suocera Giulia Tateo, sarebbe stato incastrato dai dati registrati dal suo smartwatch. Dall'analisi dei dispositivi elettronici, viene fuori che nella notte tra l'8 e il 9 ottobre, quando la scuocera è morta nel sonno, sarebbe salito al primo piano (dove viveva la donna). Lo smartwatch ha infatti rilevato un cambio di altitudine, riporta il Corriere della Sera, che smentisce la sua dichiarazione in tribunale: «Quella notte stavo dormendo». In realtà, come rilevato dal dispositivo, Amato era sveglio.
Chiuse le indagini
La procuratrice aggiunta di Bologna, Morena Plazzi e il pm Domenico Ambrosino hanno chiuso le indagini nei confronti di Giampaolo Amato, 64enne oftalmologo ed ex medico della Virtus Pallacanestro, in carcere dallo scorso 24 aprile.
Amato è accusato anche di peculato, in quanto medico dell'Ausl in servizio, e di detenzione illecita delle sostanze stupefacenti o psicotrope utilizzate per commettere i reati. Secondo l'accusa Amato avrebbe commesso gli omicidi, entrambi premeditati, per motivi ereditari, in modo da potere avere nelle sue disponibilità l'appartamento della moglie e quello della suocera, e soprattutto per avere piena libertà nel portare avanti la relazione extraconiugale che intratteneva con un'altra donna.
Ultimo aggiornamento: Giovedì 28 Settembre 2023, 10:24
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