Giambruno, dal codice etico Mediaset alla procedura disciplinare: cosa rischia il conduttore di "Diario del giorno"

In caso di procedura disciplinare, non ancora decisa, il primo atto abitualmente è una lettera di contestazione, con il coinvolgimento degli organi sindacali

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di Redazione web

Andrea Giambruno, dopo la diffusione dei fuorionda sessisti da parte di Striscia la notizia e la rottura con Giorgia Meloni annunciata via social dal premier, è attesa per la decisione di Mediaset sul futuro del giornalista e conduttore della rubrica Diario del giorno su Retequattro che il 20 ottobre si è autosospeso per una settimana, in accordo con la direzione di testata.

Giambruno al centro commerciale Orio Center di Bergamo il giorno dopo la separazione da Giorgia Meloni

Andrea Giambruno, stop a Mediaset e provvedimento disciplinare (codice etico): cosa rischia

 

Il Codice etico di Mediaset: l'articolo 8

L'azienda – a quanto si apprende – sta procedendo con gli accertamenti sulla vicenda per valutare eventuali profili di responsabilità. Sotto la lente, le possibili violazioni del Codice etico, che all'articolo 8 recita che «il Gruppo Mediaset rifiuta ed esclude ogni forma di sfruttamento dei lavoratori, salvaguarda gli stessi da atti di violenza psicologica e contrasta qualsiasi atteggiamento o comportamento lesivo della persona e/o discriminatorio posto in essere in base a sesso, età, razza, lingua, nazionalità, religione, condizioni personali e sociali, orientamento sessuale, opinioni politiche e sindacali». Lo stesso articolo precisa che i dipendenti di Cologno Monzese sono tenuti ad «impegnarsi per prevenire il verificarsi di discriminazioni, atti e/o comportamenti lesivi della dignità della persona, contribuendo al raggiungimento di tale obiettivo anche attraverso relazioni interpersonali e contegni individuali rispettosi della sensibilità altrui».

Cosa esige il Gruppo

Inoltre, il Gruppo «esige che nelle relazioni di lavoro non sia dato luogo a molestie o ad atteggiamenti comunque riconducibili a pratiche di mobbing o simili, che sono tutti, senza eccezione, proibiti». In caso di procedura disciplinare, non ancora decisa, il primo atto abitualmente è una lettera di contestazione, con il coinvolgimento degli organi sindacali; il destinatario può rispondere con le controdeduzioni e al termine dell'iter possono scattare le sanzioni, che arrivano fino al licenziamento.


Ultimo aggiornamento: Domenica 22 Ottobre 2023, 17:28
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