«Mia figlia era tra le lamiere, è stato tremendo»: la mamma della bambina ferita nell'incidente frontale a Alatri è sotto choc

Le parole della donna ripercorrono quegli attimi tremendi e poi lancia un appello: «Servono pene esemplari»

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di Redazione Web

L'incidente frontale che l'ha vista coinvolta ad Alatri, grazie al video live del pirata della strada è diventato virale e ed è finito sulle prime pagine di tutti i giornali. Adesso, Irene Savelloni, mamma della bambina ferita, parla di quegli istanti drammatici che avrebbero potuto trasformarsi in una vera e propria tragedia.

La donna era appena uscita dalla partita del figlio maggiore (16 anni) ed era in macchina con i suoi due figli più piccoli, su un'auto diversa da quella del marito che aveva accompagnato in anticipo il giocatore. Poche decine di metri, poi, il terribile schianto

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«Ho visto mia figlia tra le lamiere»

«Eravamo appena partiti, avevo appena messo la terza», racconta la donna tra le lacrime al Corriere della Sera. L'Audi del 29enne Abdel Afid El Idrissi si è schiantata frontalmente contro la sua Nissan con una violenza inaudita, vista la folle velocità. 

La donna era in macchina con il figlio di 14 anni e la bambina di 9, nel seggiolino posteriore: «Era tra le lamiere, è stato tremendo», sono le poche parole che riesce a dire la 36enne a chi le sta vicino in queste ore (e sono tanti) prima di ripiombare in un pianto incontrollato. Lei e il figlio sono stati dimessi nel pomeriggio di lunedì, ma dovranno tornare in ospedale appena possibile per sottoporsi a piccoli interventi di riduzione delle fratture riportate. La bambina, invece, che era sul sedile posteriore ha avuto le ferite più gravi, ma se la caverà con una prognosi molto migliore di come si era temuto in un primo momento.

Nel frattempo il figlio maggiore è attanagliato dai sensi di colpa: «Erano lì per me», continua a ripetere. Negli occhi l’immagine di quell’auto che conosce così bene, distrutta sulla strada che lo riportava a casa col padre per commentare tutti assieme la partita appena giocata. E, adesso, la famiglia chiede giustizia.

La notizia della positività di El Idrissi all’alcol e agli stupefacenti, infatti, non fa che moltiplicare questi sentimenti: «Potevano essere tutti morti, siamo stati fortunati. Servono pene esemplari», commentano una zia e una cugina di Irene rientrando a sera nella loro abitazione di fianco al deposito di forniture di materiali edili della famiglia, nella frazione di Supino. 


Ultimo aggiornamento: Mercoledì 13 Settembre 2023, 14:56
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