Si terrà domani in carcere, davanti al gip Angelo Pezzuti, l'udienza di convalida dell'arresto e l'interrogatorio di garanzia per Amet Remzi, 65 anni, e Mustafa Dehran, 36 anni, i due cittadini macedoni, residenti nel campo nomadi del Poderaccio, a Firenze, arrestati domenica scorsa per aver travolto, durante un inseguimento tra auto a tutta velocità, Duccio Dini, 29 anni, che alla guida del suo scooter era fermo a un semaforo.
Il 29enne è morto ieri all'ospedale fiorentino di Careggi dove era stato portato in condizioni disperate.
Per i due arrestati, già noti alle forze dell'ordine per numerosi precedenti di polizia, l'accusa, che inizialmente era di lesioni gravissime, è adesso omicidio volontario sotto il profilo del dolo eventuale. Anche un terzo nomade, 44 anni, è indagato nell'ambito della stessa inchiesta, ma in stato di libertà. Secondo le accuse, i tre indagati, per regolare una faida familiare, hanno preso parte a inseguimento in via Canova, strada a circa due chilometri dal campo del Poderaccio, e hanno percorso ad alta velocità con le loro vetture le strade urbane accettando il rischio di causare la morte di qualcuno.
Ultimo aggiornamento: Martedì 12 Giugno 2018, 19:27
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