Crescono donazioni e trapianti, ma 8mila pazienti sono in attesa

Giornata nazionale, il ministro Schillaci: «Date il consenso sulla carta d’identità»

Crescono donazioni e trapianti, ma 8mila pazienti sono in attesa

di Mario Landi

In Italia continuano a crescere donazioni e trapianti, ma restano ancora circa ottomila i pazienti in lista d'attesa. Per questo, gli specialisti lanciano un appello affinché sempre più cittadini diano il consenso alla donazione dopo la morte, registrando il proprio “sì” al momento del rinnovo della carta d'identità. «Dichiara il tuo Sì in Comune» è proprio il messaggio al centro della ventisettesima Giornata nazionale per la donazione di organi e tessuti, che si è celebrata ieri grazie all'impegno del Ministero della Salute, del Centro nazionale trapianti, delle associazioni del volontariato del dono e con il supporto di Rai per la Sostenibilità. «Donare gli organi è una scelta naturale, un gesto che può fare la differenza per chi oggi aspetta un trapianto. Quando rinnoviamo la carta d'identità, facciamo una scelta di vita e diciamo sì alla donazione», è il messaggio del ministro della Salute, Orazio Schillaci

I dati dell’anno scorso sono comunque incoraggianti. Per le donazioni e i trapianti di organi, tessuti e cellule, infatti, il 2023 è stato un anno da record. «Per la prima volta le donazioni di organi hanno superato quota 2mila - rileva il Centro nazionale trapianti - attestandosi a 2.042 (+11,6%), mentre i trapianti hanno ampiamente oltrepassato il muro, finora mai valicato, dei 4mila interventi in un anno: nel 2023 sono stati realizzati 4.462 trapianti di organi, 586 in più rispetto al 2022 (+15,1%).

Si tratta, in entrambi i casi, non solo delle cifre assolute più alte di sempre, ma anche delle percentuali di crescita annuali più elevate mai ottenute».

Nel 2023 sono stati realizzati 2.245 trapianti di rene (+10,4%), 1.696 di fegato (+14,7%), 186 di polmone (+33,8%), 40 di pancreas (+5,3%), ma soprattutto ben 370 trapianti di cuore rispetto ai 253 dell'anno scorso (+46,2%) - riporta il Cnt - Inoltre, si è confermato ancora il costante miglioramento degli esiti degli interventi. In termini assoluti è stata la Lombardia la regione a effettuare il maggior numero di trapianti (827), mentre in rapporto alla popolazione il primato spetta al Veneto (140,9 trapianti ogni milione di abitanti), seguito da Piemonte ed Emilia Romagna. Al Sud è significativa la crescita registrata dalla Puglia, passata in un anno da 29,7 a 46,9 trapianti per milione di abitanti". Accanto ai record, però, c'è l'aumento delle opposizioni al prelievo dell'organo, che crescono significativamente con l'aumentare dell'età delle persone: «Nelle rianimazioni la percentuale di chi rifiuta la donazione è leggermente salita (30,5%, +0,7%), soprattutto per la sempre maggiore incidenza di chi ha già registrato il proprio no in vita».


Ultimo aggiornamento: Sabato 27 Aprile 2024, 15:47
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