Giornata nazionale per le vittime del Covid istituita il 18 marzo: il giorno che i camion militari lasciavano Bergamo carichi di bare

Giornata per le vittime del Covid fissata al 18 marzo: il giorno che le bare lasciarono Bergamo sui camion militari
La Giornata in memoria delle vittime del Covid è stata fissata al 18 marzo. Lo ha stabilito, all'unanimità con soli tre astenuti, la Camera dei deputati che si è poi raccolta in un minuto di silenzio sfociato in un lungo applauso. 
La scelta della data non è casuale: è stato quello il giorno in cui si è registrato il maggior numero di decessi in Italia, lo stesso in cui i camion militari hanno attraversato una spettrale città di Bergamo carichi delle bare che il cimitero cittadino non riusciva più a contenere per trasportarle ai forni crematori più vicini. 

Il testo approvato a Montecitorio, che ora passa al Senato, prevede che la Repubblica riconosca il 18 marzo di ciascun anno come «Giornata nazionale in memoria di tutte le vittime dell'epidemia da coronavirus», al fine di conservare e di rinnovare la memoria di tutte le persone che sono decedute a causa di tale epidemia. In quella giornata in tutti i luoghi pubblici e privati dovrà essere osservato un minuto di silenzio dedicato alle vittime dell'epidemia.
Lo Stato, le regioni, le province ed i comuni potranno promuovere, anche in coordinamento con le associazioni interessate, iniziative specifiche, manifestazioni pubbliche, cerimonie, incontri e momenti comuni di ricordo, favorendo in particolare le attività e le iniziative rivolte alle giovani generazioni. Lo stesso potranno fare le scuole. In quella giornata, infine, la Rai avrà il compito di assicurare adeguati spazi a temi connessi alla Giornata nazionale, nell'ambito della programmazione televisiva pubblica nazionale e regionale.

Ultimo aggiornamento: Venerdì 24 Luglio 2020, 11:53
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