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La bimba che porta in grembo, dai monitoraggi effettuati dall'ospedale milanese, non ha problemi. Il marito Mattia invece è stazionario ed è ricoverato da oltre dieci giorni al Policlinico San Matteo di Pavia: «È intubato e stabile e viene curato con un cocktail di farmaci sperimentali», spiega l'assessore al Welfare della Lombardia, Giulio Gallera. «Speriamo che ci siano risultati positivi» ha aggiunto.
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L'uomo, atleta e runner, si era presentato una prima volta all'ospedale di Codogno nel pomeriggio dello scorso 18 febbraio senza però avere i sintomi che avrebbero potuto portare ad identificarlo come caso 'sospetto'. Tant'è che dopo gli accertamenti e le terapie necessarie, nonostante la proposta di ricovero, decise di tornare a casa. Poche ore dopo la situazione precipitò al punto da richiedere, la mattina del 20 febbraio, l'intervento del rianimatore e un reparto di terapia intensiva.
Dopo che la moglie informò i medici che il marito a fine gennaio era stato a cena con alcuni amici tra cui uno appena rientrato dalla Cina si è proceduto con il tampone e la scoperta del primo caso in Lombardia e in seguito degli altri casi positivi.
Ora la giovane donna sta bene ed è a casa mentre dalla zona rossa in molti tifano per lui, prima di tutto i suoi compagni della squadra di calcetto, alcuni dei quali contagiati ma in via di guarigione.
Ultimo aggiornamento: Mercoledì 4 Marzo 2020, 22:09
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