Commozione al funerale di Desirée, la famiglia: ci perseguita il dubbio di non aver fatto abbastanza

Video

di Bianca Francavilla
Qualcuno assiste dai balconi, in tanti discretamente davanti ai negozi con la serranda abbassata del quartiere popolare di San Valentino di Cisterna di Latina. Per i funerali di Desirée Mariottini, la 16enne drogata, abusata e lasciata morire in uno stabile occupato del quartiere romano di San Lorenzo, ci sono palloncini bianchi, rosa e viola ed una frase di Gianluca Gragnani: “E non c’è direzione, ma profumo di viole c’è, tu cammina nel sole” . Fiori da parte degli amici e dei negozi della zona hanno atteso l’arrivo del feretro e sulle magliette dei partecipanti la scritta “Giustizia per Desirée”. Tre le varie istituzioni presenti anche il leader di Fratelli d’Italia Giorgia Meloni.

Desirée, una folla ai funerali: l'addio tra le rose bianche alla 16enne violentata e uccisa

È stato Don Livio Fabiano a recitare l’omelia in ricordo di Desirée, lo stesso parroco da cui ha ricevuto la prima comunione e la cresima. Don Livio ha invitato i presenti a “dimenticare ciò che i giornali e gli altri mezzi di comunicazione nel bene e nel male, nella verità e nella menzogna, ci hanno presentato” per stringersi tutti insieme attorno a Desiree e fare sentire vicinanza e affetto ai familiari. “Ma per rendere piena la nostra partecipazione siamo invitati ad allargare la nostra preghiera e riflessione: pensare alle tante violenze che oggi opprimono l’umanità: non solo la guerra ma la prepotenza, l’ingiustizia, la miseria e la povertà, la solitudine, l’abbandono... cose che tante volte sono all’origine dei vizi che schiavizzano l’uomo e lo rendono violento”. Infine, un appello ai rappresentanti della cosa pubblica a vigilare e intervenire in tempo debito contro ogni forma di violenza “senza aspettare che questa violenza esploda e che si ripeta ciò per cui oggi stiamo piangendo”. Don Livio, si ricorda, è stato lo stesso parroco che qualche mese fa ha avuto il duro compito di celebrare i funerali di Alessia e Martina, le due bambine concittadine di Desirée uccise dal padre suicida Luigi Capasso. In quella circostanza il suo discorso aveva destato scalpore perché, prima ancora che la mamma Antonietta Gargiulo uscisse dall’ospedale, aveva detto che la famiglia aveva perdonato, invitando i presenti a pregare anche per Capasso.

A voler dedicare le ultime parole a Desirée anche la famiglia ed i nonni, che con la voce rotta hanno commosso la Chiesa: “Ci perseguita il dubbio di non aver fatto abbastanza, di averti raccontato solo storie a lieto fine e non storie brutte dove i cattivi sconfiggono i buoni. Riposa in pace, siamo convinti che ci sarà giustizia”. All’uscita del feretro dalla Chiesa è stato esposto il cartellone gigante con la frase di Grignani e, insieme ai fuochi d'artificioo, sono state fatte volare due colombe bianche ed i palloncini in cielo, con la speranza che possano raggiungere Desirée. Tra le note della canzone “Marlene torna a casa” il carro funebre si è allontanato dalla chiesa del quartiere dove è nata e cresciuta Desirée.
Ultimo aggiornamento: Martedì 30 Ottobre 2018, 22:20
© RIPRODUZIONE RISERVATA