Chiede ai parenti del paziente di andare in sala d'attesa, dottoressa viene insultata e aggredita

Chiede ai parenti del paziente di andare in sala d'attesa, dottoressa viene insultata e aggredita

di Alessia Strinati
Chiede ai parenti del paziente di andare via dalla sala visite e di aspettare in sala d'attesa è viene aggredita. Questa è stata l'unica "colpa" di una dottoressa del pronto soccorso dell'ospedale “Vittorio Emanuele” di Catania che stava soccorrendo un paziente in codice rosso. Il medico ha chiesto ai parenti di allontanarsi per poter svolgere al meglio il suo lavoro, ma  in tutta risposta è stata insultata e aggredita.

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Le telecamere del pronto soccorso hanno ripreso la scena che si è svolta lo scorso 14 marzo, ma i cui filmati sono stati divulgati dalle forze dell'ordine solo qualche giorno fa. In aiuto della donna è arrivato un suo collega, ma anche il secondo medico è stato minacciato e colpito in pieno volto. Il dottore ha riportato  un “trauma contusivo alla regione facciale ed al collo” con una prognosi di quindici giorni. Questo è solo l'ultimo dei tanti casi di violenza negli ospedali denunciato dal personale sanitario, un problema che non è solo localizzato in alcune regioni, ma si estende, purtroppo, su tutto il territorio nazionale, da Nord a Sud. 

I carabinieri di Catania, grazie alle immagini delle telecamere, sono stati in grado di individuare i colpievoli dell'aggressione e in manette sono finiti il 39enne Cristoforo Fuselli e suo fratello di 34 anni. Ora i due sono agli arresti domiciliari in attesa di processo. 
 
 
Ultimo aggiornamento: Martedì 8 Maggio 2018, 18:52
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