Svelato il meccanismo che fa morire di fame il cancro: «Sui topi e sulle cellule umane funziona»
Andrea Spinelli e il cancro al pancreas da cinque anni: «Per i medici dovevo essere morto ma se cammino, vivo»
I ricercatori hanno dunque scoperto che una dieta che porti a un abbassamento della glicemia, associata alla somministrazione di metformina, innesca una reazione a catena che porta alla morte delle cellule tumorali: «Attraverso l'associazione di questo regime dietetico con il farmaco metformina - spiega Minucci - si attiva un circuito molecolare nuovo, che porta all'eliminazione di una proteina fondamentale per la sopravvivenza di molti tipi di tumore, la MCL1. Sui topi si è visto che tale approccio si è dimostrato efficace contro vari tumori solidi come il melanoma ed il tumore della mammella triplo negativo». Nei topi, precisa, «si è osservato che la crescita del tumore si blocca, perchè le cellule cancerose muoiono, e in alcuni casi si è arrivati alla scomparsa del tumore».
Risultati che, secondo l'esperto, sono molto promettenti anche se la cautela è d'obbligo: «A breve - annuncia - partirà lo studio clinico su un centinaio di pazienti. Nella sperimentazione clinica dovrà essere confermata la tollerabilità della combinazione e inoltre in via preliminare si dovrà valutare l'efficacia della combinazione di una dieta ipoglicemica e metformina per fermare la progressione del tumore in aggiunta a terapie già in uso come la chemioterapia».
La cellula, spiega Minucci, «usa due processi per generare energia: la glicolisi, che si basa sulla disponibilità di glucosio, e la fosforilazione ossidativa, che può essere inibita con la metformina. Noi abbiamo pensato di attaccare il metabolismo mirando al fenomeno della 'plasticità metabolica', vale a dire la strategia con cui la cellula cancerosa si adatta, passando dalla glicolisi alla fosforilazione ossidativa e viceversa, in condizioni di mancanza di nutrimento. Nel nostro studio, riducendo il tasso glicemico con la dieta e somministrando metformina, abbiamo inibito la plasticità metabolica e abbiamo fatto morire le cellule tumorali». Ora, conclude l'esperto, «siamo nelle condizioni di avviare immediatamente studi clinici e questo passaggio così rapido è molto raro ed è per noi motivo di grande soddisfazione e di aspettativa per gli sviluppi futuri».
Ultimo aggiornamento: Giovedì 2 Maggio 2019, 20:52
© RIPRODUZIONE RISERVATA